[13/01/2010] News toscana

Mense scolastiche, la regione vara un protocollo per ridurre i rifiuti

FIRENZE. E' stato firmato stamani il protocollo d'intesa tra Regione, Anci e Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) per la gestione sostenibile dei servizi di ristorazione scolastica. Secondo un comunicato della Regione sono infatti «circa 200.000 i pasti preparati ogni giorno in Toscana per gli utenti di nidi, scuole dell'infanzia, elementari», e quindi «proprio dalle scuole può venire un contributo importante alla riduzione della produzione dei rifiuti e in generale verso una ristorazione meno energivora e più ecocompatibile».

Secondo l'assessore regionale a Energia e Ambiente, Anna Rita Bramerini, è «possibile arrivare ad una riduzione dello smaltimento in discarica e della produzione dei rifiuti nel settore. E' per questo che iniziamo oggi un percorso che ha come obiettivo diminuire la quantità di rifiuti prodotti attraverso la diffusione di buone pratiche e un programma di formazione degli operatori». In questo senso «la collaborazione dei Comuni e di Arrr è fondamentale, (poiché) ci permetterà di conoscere nel dettaglio la situazione toscana e di diffondere comportamenti virtuosi».

A questo proposito il segretario generale di Anci Toscana Alessandro Pesci ha ricordato che «le mense scolastiche sono gestite in maniera differente da comune a comune», e quindi «il ruolo di Anci è di contribuire a raccogliere e tenere aggiornate le informazioni che provengono dagli enti locali aprendo la possibilità a un importante lavoro formativo, di supporto ed assistenza finalizzato a qualificare l'attività di gestione degli appalti, della produzione dei pasti e di conseguenza di quella dei rifiuti».

La regione Toscana cita alcuni comportamenti previsti nella l.r. 25/98, finalizzati a «ottimizzare il ciclo che comprende l'approvvigionamento delle materie prime, la preparazione dei pasti, il trasporto dei cibi, la loro somministrazione e la pulizia delle mense».

E' quindi consigliato di «utilizzare imballaggi che è possibile riusare, che sono riciclabili, di preferire confezioni più grandi (meglio 1 barattolo di pelati da 1 chilo piuttosto che 2 da mezzo) evitando tutte le confezioni monoporzione. Uno dei maggiori incentivi alla produzione di rifiuti è rappresentato dalle bottigliette d'acqua, che è consigliabile sostituire con caraffe e distributori alla spina, magari di acqua del rubinetto. Al netto "no" alle stoviglie monouso e a tutti i contenitori a perdere, si aggiunge poi la raccomandazione di praticare la raccolta differenziata degli avanzi, ma anche quella di ottimizzare le quantità di cibi preparati, agendo sull'educazione alimentare e sulla compilazione di diete variate, che riducano le quantità di cibi inutilizzati perché poco appetibili».

L'assessore Bramerini ha poi concluso sostenendo che la misura è parte di un processo più ampio all'interno della politica regionale: «il nostro impegno per aggredire il problema produzione e ottimizzare il riuso e il riciclo - ha sostenuto - inizia con questo atto e proseguirà a breve con altri tre accordi: uno riguarda il riutilizzo della plastica, uno l'utilizzo del compost, cioè il prodotto della trasformazione della frazione organica dei rifiuti e il terzo la riduzione dei rifiuti prodotti dalla grande distribuzione».

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