[14/01/2010] News toscana
FIRENZE. Il Governo sta cercando di spostare ogni decisione sui possibili siti per le nuove centrali nucleari a dopo le elezioni regionali. E' uno stratagemma per aggirare la scadenza elettorale. Ma non possiamo accettare che circolino elenchi di possibili siti nella nostra Regione: Isola di Pianosa (Livorno), la zona costiera a nord di Piombino fino a Cecina (Livorno), la zona a sud di Piombino fino a Follonica (Grosseto), la zona costiera di Grosseto con Montalto di Castro e la zona a nord e a sud del Monte Argentario (Grosseto). Si tratta di aree fortemente turistiche e popolate e con vincoli naturalistici che troveranno la nostra più ferma opposizione popolare e istituzionale". Così Gli Ecologisti Democratici del Pd toscano rilanciano la battaglia antinucleare a seguito della pubblicazione della mappa dei siti per la realizzazione degli impianti per la produzione di energia nucleare, rivelata dall'on. Ermete Realacci, che l'istituenda Agenzia per la sicurezza nucleare dovrebbe realizzare, sulla base di uno studio del CNEN nel 1979.
''Mentre in Europa e nel mondo vengono lanciate nuove sfide energetiche e ambientali, c'è un solo paese industrializzato, l'Italia, che procede al contrario e vorrebbe localizzare centrali nucleari acquistando 4 ‘bidoni' francesi Epr, di vecchia generazione. Visto che da tempo circolano i nomi di possibili siti nucleari toscani, il centrodestra toscano ci dica se sono vere le indiscrezioni e cosa intende fare - spiega Pino Di Vita, direttore regionale degli Ecodem toscani -. Di fronte ad un Governo che in tema di energia procede solo a colpi di annunci e non riesce nemmeno a disegnare le linee di un piano energetico nazionale, la nostra Regione, come tante altre, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge 89 del 23 luglio scorso che autorizza il governo a localizzare le aree destinate ad ospitare nuovi impianti nucleari e depositi di scorie radioattive. I nostri territori sono ad eccezionale valenza turistica e non è accettabile che si possa procedere manu militari. In più, il Piano energetico regionale esclude il ricorso all'energia nucleare e garantisce la sicurezza energetica con l'uso massiccio delle rinnovabili per coprire il 50% del fabbisogno elettrico e al metano. Non accetteremo mai imposizioni dall'alto e nessun esproprio agli enti locali e alla Regione di ogni ruolo. Acquistare in svendita obsolete centrali atomiche ad alto e incontrollabile rischio per la salute dei cittadini e l'ambiente è un'avventura pericolosa e costosissima, per questo il governo farebbe bene ad impegnare risorse per la ricerca nel campo delle energie rinnovabili, innanzitutto, e del nucleare ‘pulito' e di quarta generazione.