[24/07/2009] News

Arrestati i responsabili del traffico illecito di rifiuti dal Regno Unito al Brasile

LIVORNO. Respinti al mittente. E' questa la destinazione prevista per 89 contenitori per un totale di 1400 tonnellate di rifiuti importati dall'Inghilterra in vari stati del Brasile da febbraio a maggio scorsi e scoperti recentemente dalle autorità carioca. «Rinvieremo al mittente tutti i rifiuti. Non vogliamo importare rifiuti di chiunque, poiché non vogliamo affatto esportare i nostri rifiuti verso chiunque altro» ha affermato il presidente Luiz Inacio Lula da Silva.

Secondo i documenti che accompagnavano i contenitori, il contenuto sarebbe stato rappresentato solo da plastica destinata al riciclaggio. In realtà, la composizione è risultata molto più eterogenea, da scarti di lavorazioni varie sino a rifiuti ospedalieri.

«La polizia aprirà un'indagine su questa vicenda e punirà i responsabili» ha continuato il presidente Lula e non ha avuto parole morbide verso il governo britannico, che ipocritamente da una parte invita il Brasile ad intervenire sulla tutela ambientale e dall'altra vi invia i propri rifiuti.
Londra ha intanto annunciato che ha già provveduto all'arresto a Swindon dei presunti responsabili dell'esportazione dei rifiuti in Brasile, che adesso faranno dietro front per essere riportati nel paese d'origine.

Il Brasile ha anche chiesto 419.000 dollari d'ammenda alle tre società brasiliane che hanno importato questi rifiuti, e che adesso dovranno accollarsi gli oneri per riportarli in Inghilterra secondo quanto ha dichiarato il governo. Ma potranno evitare l'ammenda se riusciranno a provare che non sapevano d'importare rifiuti potenzialmente pericolosi per l'ambiente e la sanità pubblica.
Dal canto loro, anche le autorità britanniche stanno indagando per sapere come i responsabili della storia sono riusciti ad esportare questi rifiuti.

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