[18/01/2010] News
LIVORNO. Nel 2009 l'importazione di carta da macero nei porti della provincia cinese del Guangdong è cresciuta del 13,3%, superando i 10,33 milioni di tonnellate. Secondo il servizio delle dogane cinesi «Tuttavia, dei rifiuti domestici sono mischiati con la carta da macero» e questo sta creando numerosi problemi ambientali.
«Nel solo mese di dicembre - si legge su Xinhua - l'importazione di carta da macero attraverso il Guangdong ha raggiunto le 859.000 tonnellate, in aumento del 17,1% su un anno, ma ha registrato un calo rispetto al picco annuale 1,02 milioni di tonnellate del giugno scorso».
Per le dogane del Guangdong la crescita dell'importazione di carta da macero dipende dalla forte domanda di carta che è uno dei segnali della crescita economica della Cina e dal calo della produzione di pasta da carta nel Paese: «La crescita dell'importazione della carta da macero esercita una maggiore pressione sulla salvaguardia dell'ambiente del Paese», si legge in una nota delle dogane che propongono di «Rafforzare la sorveglianza e di istituire un sistema nazionale di riciclaggio della carta per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni».
Quindi, la Cina importa molta carta da macero, ma non fa la raccolta differenziata e non ricicla la carta che usa.
La situazione del capoluogo del Guangdong, dove arriva la carta da macero straniera, è paradossale, tanto che l'amministrazione cittadina si è rivolta direttamente ai cittadini per chiedere consigli su come gestire i rifiuti, esortandoli a presentare le loro idee tramite internet ai dipartimenti governativi competenti: «Il governo prevede di introdurre un metodo efficace e rispettoso dell'ambiente per aiutare ad affrontare il problema della rapida crescita dei rifiuti domestici, attraverso i suggerimenti di un vasto numero di residenti»
Secondo quanto scrive China Daily, «La spazzatura della città è trattata principalmente attraverso l'incenerimento, il seppellimento e il compostaggio».
La metropoli meridionale tratta attualmente oltre 12.000 tonnellate di rifiuti urbani al giorno. Il bando per raccogliere idee è stato emesso dopo che il Guangdong ha dovuto rinunciare a dicembre alla costruzione di un inceneritore di rifiuti nel distretto cittadino di Panyu a causa delle forti proteste dei residenti che accusano l'amministrazione cittadina di aver ignorato l'opinione pubblica prendendo la decisione di costruire l'inceneritore nel bel mezzo di uno dei quartieri più densamente popolati della metropoli.
China Daily riporta con inusuale evidenza le opinioni di Chen Binglu, un professore di ingegneria ambientale dell'Università Sun Yat-sen, secondo il quale «Il bando rispecchia il desiderio del governo di prestare particolare attenzione all'opinione pubblica. E' necessario che le amministrazioni competenti considerino attentamente l'opinione pubblica e chiedano suggerimenti da parte dei residenti prima di introdurre una nuova politica o di realizzare una grande struttura. Il bando ha anche contribuito a sensibilizzare i poveri residenti sulla necessità di gestire correttamente i rifiuti dei consumatori e di tutelare il nostro ambiente. Nel frattempo i residenti possono esprimere la loro insoddisfazione, sottoponendo le loro denunce ai dipartimenti governativi via internet».