[19/01/2010] News
ROMA. Da informazioni che ci arrivano dal movimento ecologista francese confermiamo che Edf e Enel hanno scelto, per realizzare le centrali nucleari volute dal governo Berlusconi, i siti che avevamo già reso noti e che sono: Montalto di Castro (Viterbo), Borgo Sabotino (Latina), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma di Montechiaro (Agrigento), Monfalcone (Gorizia) e Chioggia (Venezia). Mentre l'ex centrale del Garigliano (tra Latina e Caserta) ospiterà il deposito nazionale per le scorie radioattive, come si evince bando di gara della Sogin del 2009 (2009/s 47-068707).
Sfidiamo il governo a smentirci rendendo nota la lista dei siti prima che si svolgano le elezioni regionali. Se così non dovesse essere non solo sarebbe evidente che diciamo la verità ma che l'esecutivo, per paura di un boomerang elettorale, continua a prendere in giro i cittadini.
Quello che Enel sta affermando in questi giorni conferma che il nucleare avrà bisogno di ingenti risorse pubbliche. Infatti, non solo il nucleare non abbasserà i costi dell'energia ma la bolletta che arriverà nelle nostre case subirà forti aumenti. Già oggi il costo per la dismissione delle vecchie centrali, chiuse con il referendum dell'87, costa ogni anno in bolletta 400 milioni di euro.
Il nucleare che il governo Berlusconi vuole imporre agli italiani con la militarizzazione delle aree prescelte è antieconomico e pericoloso. Per questo la nostra mobilitazione contro una scelta energetica che fa male all'Italia continuerà con forza: abbiamo già raggiunto oltre 30 mila firme di pre-adesione per il referendum contro il 'revival' nucleare.