[21/01/2010] News
RIETI. Epicentro della tragedia in un luogo che era già epicentro del bisogno, Haiti non può che interrogare tutti. E' come se si fosse scatenata per l'ennesima volta una forza amara che ci dice con sarcasmo: "Gli stili di vita ecologici ed equi sono per chi se li può permettere, per chi non soffre di calamità devastanti, di guerre, di siccità, di alluvioni!". Potremmo interpretrarlo come uno sfregio ai nostri tentativi quotidiani di cambiare il mondo; una sottolineatura dell'inutilità dell'agire.
Ma, lasciando da parte i profondi dubbi sul senso cosmico che sono inevitabili, ecco che il nostro vivere con cura ha una funzione anche in queste emergenze. E non solo perché dobbiamo ricordare che la mano umana interviene pesantemente nel fare di eventi naturali pur disastrosi delle calamità umane orrende (per miseria, e per le profonde ingiustizie al suo interno, Haiti non era in grado di imitare le costruzioni antisismiche che minimizzano i morti e le distruzioni), ma anche perché è dovere di chi non perde mai di vista il mondo intervenire anche in situazioni che fanno sentire del tutto inutili e impotenti tutti, a meno che non siamo pompieri, esperti di soccorsi, cani da valanga o medici d'urgenza...
Possiamo fare! Su canali forse un po' diversi e più costruttivi di quelli del sostegno finanziario a chi si occupa della prima emergenza. Come abbiamo letto e sentito, non sono i soldi per l'emergenza haitiana che mancano alle agenzie internazionali, governative e non, è la capacità di farli arrivare in loco. Meglio dunque dedicare le nostre risorse economiche al sostegno di interventi che a) possono far cambiare tragitto al paese, b) sono realizzati da risorse umane solidali ma povere di quella regione.
Ne suggeriamo due, dando voce a due appelli.
Le cucine solari degli ingegneri cubani...
L'associazione Oltre il confine da tempo promuove la diffusione delle cucine solari in Africa e altrove, un semplice modo di frenare la deforestazione per necessità (da decenni Haiti è del tutto disboscata... il che negli anni scorsi ha reso disastrosi gli effetti degi uragani), ridurre la fatica delle donne, migliorare la salute evitando i fumi domestici, sterlizzare l'acqua...
Ecco il loro appello rispetto all'emergenza: "Due sono dei problemi gravissimi, peggiorati dal terremoto, a cui noi possiamo contribuire a dare una risposta: 1. la mancanza di fonti energetiche per cucinare (che porta a disboscare senza sosta, contribuendo alla desertificazione: ulteriore problema); 2. la difficoltà di rendere potabile l'acqua inquinata. Le cucine solari (che arrivano ad una temperatura di 200°) nella nostra esperienza pluriennale, sono una soluzione accessibile per entrambi i problemi.
Appoggiando il Grupo de Energías Renovables Aplicadas, della Facoltà di Ingeniera Meccanica dell'Universidad de Oriente, a Santiago de Cuba, che da anni promuovono l'autocostruzione locale di cucine solari in Haiti, vi proponiamo di contribuire alla spedizione del materiale per l'autocostruzione locale delle cucine solari. La proposta è di questo tipo: Il materiale per costruire una cucina solare costa 65,00 euro. Il nostro obiettivo è di riuscire a finanziare il materiale per almeno 100 cucine attraverso il canale cubano. Certi della vostra sensibilità, vi invitiamo anche a diffondere il nostro progetto fra i cittadini o associazioni che pensiate possano essere interessate". Oltreilconfine: 02/48402693 (Mercedes Mas)
oltreilconfine@gmail.com www.oltreilconfine.it
I contadini haitiani risolleveranno l'isola
Il movimento contadino internazionale La Via Campesina (www.viacampesina.org), che ha organizzazioni socie anche in Haiti, lancia il seguente appello: "Una catastrofe ha colpito Haiti e i nostri compagni contadini di Haiti. Noi desideriamo condividere il nostro dolore di fronte a una simile catastrofe e trasmettere tutto il nostro solidale affetto agli abitanti di Haiti e, in particolare, agli aderenti a via Campesina ad Haiti. La nostra organizzazione internazionale che annovera tre
organizzazioni di contadini di Haiti, ha attivato un conto bancario di sostegno
diretto". Per altre informazioni: www.fugea.be . Ecco gli estremi per versamenti diretti: ASOCIACIÓN LURBIDE - EL CAMINO DE LA TIERRA. Banca: IPAR KUTXA. Indirizzo: Gudari, 2 - AMOREBIETA (Bizkaia) - País Vasco - Spagna. Nº del conto: 3084-0023-53-6400061004. IBAN: ES54 3084 0023 5364 0006 1004 Swift: CVRVES2B Causale: SOLIDARIDAD HA