[22/01/2010] News toscana
LUCCA. In riferimento alla problematica ALCE discussa durante la partecipata seduta del Consiglio Comunale di Bagni di Lucca di lunedì scorso, prendiamo atto dell'intenzione dell'Azienda di mantenere la produzione di estrazione del tannino dal castagno come elemento strategico, avendo questa individuato nuovi mercati idonei al suo utilizzo. In questa cornice l'eventuale riconversione della centrale termica alimentata con la biomassa residua del processo di lavorazione è elemento migliorativo rispetto al quadro esistente.
Tuttavia si segnala che la modesta efficienza energetica globale del ciclo, così come proposto, implico uno spreco di risorse, come rapporto tra biomasse impiegate ed energia elettrica prodotta, quota ridotta dell'energia utilizzabile.
Ulteriore elemento di riflessione è la collocazione dell'impianto in un area esondabile: oltre al rischio idraulico, tristemente sperimentato recentemente da molte nostre aziende, colpite da eventi straordinari solo negli effetti, è indispensabile tenere presente le prescrizioni indicate nel Piano di Bacino, come quella che vieta l'impermeabilizzazione del terreno destinato allo stoccaggio della biomassa.
Quanto sopra esposto deve essere chiarito nell'ambito del procedimento amministrativo, nel rispetto del combinato delle norme e dei regolamenti che regolano il rilascio delle autorizzazioni, come puntualmente specificato nella pregiudiziale e nella richiesta di esame di legittimità della richiesta presentate dalla nostra Associazione in Provincia. Ribadiamo la nostra convinzione che scorciatoie illegali in questo ambito corrispondono anche a lesioni ambientali e a violazioni dei diritti generali dei cittadini.
Siamo aperti ad un confronto con tutti i soggetti interessati, compresa la Provincia che ci ha fin ora ignorati.
* Presidente Legambiente Lucca