[25/01/2010] News

La vittoria di Vendola รจ anche ossigeno per il movimento che lotta per l'acqua pubblica

FIRENZE.  L'elezione "bulgara" di Nichi Vendola (Nella foto) alle primarie del centrosinistra in Puglia (in vista delle elezioni regionali) in cui ha battuto con il 73% Francesco Boccia, candidato sostenuto dai vertici del Pd, si presta a commenti politici di varia natura: strategie delle alleanze del centrosinistra nella regione e sul territorio nazionale, valore delle primarie (hanno votato in quasi 200.000 cittadini elettori), creazione del "cantiere" da costruire per  battere il centrodestra alle prossime elezioni. Su questo punto il vincitore ha dichiarato: «Abbiamo tutti quanti il medesimo obiettivo e tutti quanti utilizzeremo parole, atteggiamenti percorsi per rendere questa alleanza la più larga possibile. Perché il profilo riformatore di una alleanza - ha aggiunto Vendola - non può che essere arricchito da pluralità di culture che possono portare un apporto e il Pd è il perno fondamentale di una coalizione alternativa alla destra».

Ma la politica quella con la "P" maiuscola e fatta di programmi e scelte sul territorio su cui l'alleanza deve convergere, e quelle di Vendola (attuale governatore) su alcuni temi sono state nette: no al nucleare e battaglia contro il Decreto Ronchi 135/09 (ed il suo articolo 15) trasformato in legge 166/2009, che di fatto apre un'autostrada ai privati per la gestione dell'acqua e limita il potere degli enti locali.

Ma la Puglia dove il servizio idrico è fornito dall'acquedotto più grande d'Europa, trasformato con d.lgs. 141/99 dal governo D'Alema, in una SpA di proprietà della Puglia e della Basilicata, ha avviato già un percorso su questo tema. Nel luglio 2009 è stato aperto un tavolo d'interlocuzione fra il Forum dei Movimenti per l'Acqua (pugliese e italiano) e il Governo pugliese che ha portato all'elaborazione condivisa di un testo di delibera (presentato da un assessore del Pd e approvato all'unanimità il 20/10/09) con la quale si assume l'impegno di trasformare l'acquedotto da SpA in ente di diritto pubblico con partecipazione sociale.

A tale scopo, la Regione ha istituito un tavolo di lavoro con il Comitato pugliese e il Forum nazionale, denominato "Acqua Bene Comune dell'Umanità", con il compito di predisporre una bozza di legge da presentare in Consiglio entro la fine della corrente legislatura. Una scelta netta, che almeno a sinistra, in terra pugliese, pare condivisa dalla maggioranza dei cittadini. L'elezione di Vendola è quindi anche una boccata d'ossigeno per tutti quegli enti locali (molti) che stanno cambiando gli statuti per trasformare il servizio idrico in un servizio pubblico privo di rilevanza economica da gestire con aziende speciali e per il vasto movimento dell'acqua che sta preparando la manifestazione nazionale del 20 marzo contro la spinta privatizzatrice del governo.

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