[25/01/2010] News toscana

Poteri speciali per Firenze, Ferruzza (Legambiente): Potenziale occasione per Città metropolitana, metro-ferrotramvia e parco della Piana, ma…

FIRENZE. «Denari non ce ne sono molti, questo è chiaro a tutti: quindi, se puntiamo solo a quelli rischiamo di restare con un pugno di mosche in mano. Pensiamo invece a poteri particolari, corridoi speciali per far procedere velocemente le cose». E' questa, Ansa del 23 dicembre scorso, la prospettiva che - secondo il presidente di Confindustria Firenze Giovanni Gentile - si può aprire per il capoluogo toscano in conseguenza della possibile approvazione della "legge speciale per Firenze". L'argomento è ritornato sotto la luce dei riflettori in occasione del viaggio in terra d'America del sindaco Renzi, viaggio che si è appena concluso e che ha avuto come obiettivo fondamentale le venture celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Amerigo Vespucci, che potrebbero essere il viatico anche per la "legge speciale" sopra citata.

Ma in che cosa consisterebbero questi "poteri particolari" cui accenna Gentile? Nel corso della passata campagna elettorale, l'argomento (di cui si parla effettivamente da anni) ha trovato posto anche nei famosi "100 punti" su cui il sindaco di Firenze ha impostato il suo programma. Al punto 42 si parla infatti di «mettere alla prova il Governo» sulla legge speciale, e si citano quattro ambiti su cui l'ipotesi potrebbe avere risvolti determinanti: «creazione dell'anello Barberino-Incisa così da liberare il tratto Firenze Nord-Firenze Sud dal traffico e dallo smog, interventi sui beni culturali, recupero dei contenitori dismessi, agevolazioni fiscali per interventi a Firenze fino al 2012».

In generale, nel dibattito locale, le ipotesi su quali ambiti della politica di governo del territorio sarebbero investiti dalla questione dei poteri speciali sembrano vertere intorno a due ipotesi: l'una prevede un "corridoio speciale" come quello citato da Confindustria proprio per la citata bretella autostradale Incisa Valdarno-Barberino di Mugello, mentre l'altra ipotesi prevede l'attribuzione di poteri speciali al comune di Firenze riguardo alla querelle-aeroporto, i cui confini incidono (e inciderebbero ancor più con la nuova pista ipotizzata al posto dell'attuale) in parte anche sul comune di Sesto fiorentino.

Insomma, sembra essere proprio il governo del territorio l'ambito che - al di là degli emolumenti economici - potrebbe essere più interessato dall'eventuale normativa speciale per Firenze. Al di là delle varie considerazioni sulla necessità di una governance condivisa per la Piana e non di forzature istituzionali (vedi link in fondo alla pagina), è comunque chiaro che da una parte sussiste il rischio di un più facile saccheggio del territorio, ma dall'altra potremmo trovarci potenzialmente di fronte anche ad un'occasione per il perseguimento della sostenibilità.

Tutto passa, insomma, per il modo in cui verranno utilizzate, se l'ipotesi giungerà a dei risultati, le opportunità offerte dalla normativa di cui si discute. A questo proposito abbiamo sentito il parere di Fausto Ferruzza, direttore di Legambiente Toscana.

Secondo Ferruzza, occorre anzitutto capire di cosa si parla: « Come tutti gli interventi mirati e straordinari - sostiene infatti - anche una legge speciale deve obbedire a delle logiche di governo tracciabili e decodificabili. Questo è il punto. Non è possibile, in altri termini, dichiararsi apoditticamente favorevoli o contrari ad un dispositivo di cui ancora non si conoscono i termini».

Comunque, prosegue Ferruzza, «se la legge speciale, che per solito (l'esperienza di Venezia ed Orvieto insegna) viene proposta per salvaguardare un sito d'interesse mondiale, nascesse sotto i crismi della sostenibilità, noi non avremmo niente da eccepire. Anzi. In quel caso, potremmo davvero cogliere l'occasione per varare la Città Metropolitana (Piano Strutturale Integrato di area vasta, realizzazione del grande progetto di metroferrotramvia tra Firenze e Pistoia, istituzionalizzazione di quel sistema ecologico periurbano che va sotto il nome di "Parco della Piana", etc.). Anche perché Firenze ha davvero bisogno di esser "salvata"! Chi la soffoca mortalmente è lo smog e il folle sistema di mobilità urbana che l'ha generato».

« Se, invece - avverte - si cogliesse l'occasione della legge (e magari anche delle celebrazioni per il 500° anniversario della morte di Amerigo Vespucci, nel 2012), per allentare controlli e valutazioni e quindi per intercettare i fondi straordinari nell'ottica della mera "crescita", l'occasione sarebbe irrimediabilmente persa. Dico di più. Offrirebbe il fianco a tutto quel sottobosco di progettualità opache che ha caratterizzato la storia degli eventi straordinari del nostro Paese. L'esperienza devastante di Italia 90, da questo punto di vista, deve servirci da monito severo a non ripetere errori che oggi non potrebbero esser più né compresi né tollerati».

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