[25/01/2010] News toscana
FIRENZE. «C'era una volta lo smog», spiega oggi il "Corsera" sulla sua prima pagina: «alle prese con la crisi e la lotta quotidiana per la sopravvivenza il problema dell'aria avvelenata sembra scomparso dall'agenda politica», racconta il quotidiano milanese, con evidente riferimento particolare a quanto avviene nella politica meneghina ma estendendo la questione all'intera scala nazionale.
E Firenze, a quanto sembra, non vuole fare eccezione a questo generale disinteresse: continua infatti ad essere rimandato il momento in cui sarà affrontato il nodo-parcheggi a pagamento e in generale la nuova normativa comunale sulla sosta controllata, entrambe questioni che dovevano essere risolte «entro gennaio», secondo gli annunci, e che invece sono ancora sul tavolo della discussione.
I motivi del ritardo, almeno a quanto appare, sono legati alla querelle che si è aperta (anche) all'interno del Pd fiorentino riguardo all'ipotesi di realizzare le ormai famigerate "strisce viola": è stata cioè prospettata l'ipotesi di dare in concessione annuale, ad un costo stimato sui 1200/1500 euro, posti-auto dedicati a chiunque ne faccia richiesta. L'ipotesi, cioè, vedrebbe il benestante di turno "comprarsi" la disponibilità del suolo pubblico per un anno, al fine di poter parcheggiare l'auto sotto casa. Ai "comuni cittadini", invece, resterebbe la possibilità di parcheggiare nei normali posti per residenti. Una misura che, tra i litigi che ha causato nella maggioranza di governo e le accuse di anti-costituzionalità che le sono state rivolte, è probabilmente destinata ad essere ritirata, ma che per ora si sta rivelando il principale ostacolo che si oppone all'approvazione della normativa sul controllo-sosta.
Al di là della misura per i parcheggi-Vip, resta comunque il fatto che dall'estate scorsa a Firenze, nonostante i parcometri continuino a funzionare, nessuno attua più i controlli sulla sosta: gli ausiliari del traffico sono stati degradati ad "assistenti per la vivibilità urbana" e, anche se la polizia municipale ha assunto teoricamente i relativi compiti di controllo, all'atto pratico questi controlli si sono pressoché azzerati.
L'anarchia che si è creata dovrebbe essere risolta, appunto secondo gli annunci, dal nuovo "piano-sosta", dato in arrivo per gennaio 2010. Ma, a meno di clamorose fughe in avanti, è invece escluso che la questione sarà risolta a breve.
Comunque sia, le misure che destano maggiori perplessità investono da una parte la riduzione da 14 a 5 del numero di Zcs (zone controllo sosta) presenti in città, quella (da 5 a 2) del numero dei settori della Ztl centrale, l'ipotizzato aumento del numero dei posti a sosta gratuita disponibili nel territorio comunale, e la re-introduzione dei "permessi mensili", cioè di un abbonamento che, nelle previsioni fatte a novembre, dovrebbe costare sui 40/50 al mese, cioè due soldi più dell'abbonamento ordinario Ataf, che costa attualmente 34 euro mensili.
Tutte misure, quelle sopra citate, che sono state ripetutamente annunciate come parte integrante della nuova normativa, anche se poi nei giorni scorsi sono circolati numeri molto diversi riguardo all'effettiva incidenza dei futuri posti a sosta gratuita, che oggi è disponibile solo in alcune aree marginali del comune. E sono anche, quelle citate sopra, tutte misure che vanno nella direzione indicata a fine novembre dal sindaco Renzi, e cioè quella di una «significativa semplificazione della disciplina della sosta decisa dall'Amministrazione comunale».
Ed è chiaro che, se l'obiettivo è quello di "semplificare l'utilizzo della sosta", allora la misura può avere senso: se, cioè, il sistema dei controlli, delle limitazioni, delle sanzioni sarà comunicato alla cittadinanza in maniera meno ambigua e contraddittoria rispetto al passato, allora il nuovo piano-sosta potrà essere una misura utile. Se invece però, come purtroppo sembra più probabile (vista anche l'immotivata fretta con cui si è deciso di "abolire" i vigilini, lasciando di fatto la città nell'anarchia più totale e con un forte ammanco economico), l'obiettivo non è "semplificare l'uso della sosta" in un'ottica di sostenibilità, ma quello di "facilitare l'uso dell'auto" in sé per sé, anche con le misure relative alla riduzione del numero di Zcs e di Ztl che aumenteranno indiscutibilmente il cosiddetto "nomadismo della sosta" tra le varie aree della città, allora il giudizio sulla misura non può che essere fortemente negativo. Soprattutto se pensiamo alle criticità politiche incontrate dalla scorsa amministrazione nel percorrere l'accidentato sentiero dell'introduzione della sosta a pagamento in quasi tutto il territorio comunale, con un lavoro che è stato completamente azzerato da parte della nuova amministrazione quando ancora, nelle strade di Firenze, echeggiavano le parole («voglio una Firenze capitale della sostenibilità») ripetutamente pronunciate dal sindaco durante la campagna elettorale.