[26/01/2010] News toscana
FIRENZE. Desideriamo esprimere il malumore diffusosi fra gli oltre 30.000 "eroici" ciclisti (il 10 % della mobilità cittadina, secondo le stime del Comune) che mettono ogni giorno a rischio la propria incolumità nella marea di 400.000 mezzi a motore che intasa le nostre strade e fa schizzare in alto i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico, che anche i ciclisti, gli unici a non causarlo, devono però subire.
Questa Amministrazione è esasperatamente lenta nell'attuare interventi - grandi e piccoli - a favore della bicicletta, indicati fra l'altro nella mozione che fu approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale, è invece molto attiva sul versante punitivo con rimozioni e multe.
L'Associazione Città Ciclabile è ovviamente per il rispetto delle regole e non difende i ciclisti che non le rispettano, anche se fa presente che sono spesse regole pensate soprattutto per la mobilità a motore e ingombrante, che ha saturato tutto lo spazio disponibile lasciandone ben poco per le bici e che sempre più invade anche lo spazio che sarebbe vietato con sosta in doppia fila, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, sulle piste ciclabili, creando situazioni di grande pericolo per gli utenti deboli della strada, fra i quali i ciclisti stessi.
Alleghiamo la pubblicazione "MOBILITA' E SALUTE - BICI E' SALUTE! -" (http://nuke.firenzecittaciclabile.org/LinkClick.aspx?fileticket=weIbVSpsAbE%3d&tabid=466&mid=1567) , che abbiamo realizzato in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sanitarie e la Società della Salute, con la richiesta pressante di operare per una città più a misura d'uomo e meno di motori, dove sia disincentivata la mobilità inquinante e favorita quella più "attiva"e naturale - che tiene anche lontane le tante malattie legate alla sedentarietà - attraverso interventi quali piste ciclabili a rete (non più monconi!), un piano generale della sosta con sufficienti rastrelliere (e relativa regolamentazione per evitare sia le rimozioni in massa sia le bici abbandonate che occupano spazio prezioso), diffusione delle zone 30 e dei dissuasori di velocità, nonché una campagna educativa e di controllo rivolta ai giovani che troppo spesso considerano i motorini come dei giocattoli, con a volte tragiche conseguenze.
Nella pubblicazione c'è anche un accenno su quanto una mobilità meno inquinante contribuisca alla salvaguardia dei nostri monumenti - testimonianze uniche e irripetibili della nostra identità e risorse fondamentali su cui si basa una larga fetta dell'economia della nostra città.
Al Sindaco
Alla Giunta
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Consiglieri
COMUNE DI FIRENZE