[26/01/2010] News

Il Ministero dell'ambiente rischia di far perdere all'Italia la sede Unesco del programma di valutazione mondiale dell'acqua

FIRENZE. Ministero dell'ambiente ancora "disattento" sulle tematiche ambientali: questa volta rischia di far perdere al nostro Paese un prestigioso ufficio che si occupa della risorsa idrica su scala globale. «La sede Unesco a Perugia che ospita il segretariato del programma di valutazione mondiale dell'acqua è a rischio di trasferimento in altri Paesi per via della mancata ratifica da parte del ministero dell'Ambiente del protocollo di intesa tra governo, Unesco e Regione dell'Umbria» riferisce in una nota la provincia di Perugia.

Il segretariato dell'Unesco coordina 26 agenzie delle Nazioni unite e altre di natura regionale o affiliate per un totale 46 agenzie che si occupano di acqua. «Non essendoci una legge che di fatto stabilisce un fondo fisso (2milioni 500mila euro) alle attività della più grande agenzia sull'acqua globale, l'Unesco - continua la provincia - sta pensando di portare fuori dal Paese il segretariato. Al momento ha concesso una proroga per far rimanere gli uffici a Colombella ancora per alcuni mesi».

Eppure ottenere questo importante riconoscimento sulle acque, è costato molta fatica come ricorda il professore Lucio Ubertini, rappresentante Ihp (International hydrological programme) Unesco a Parigi «Per ottenere in Italia un simile ufficio di così grande importanza strategica abbiamo battuto la concorrenza di Giappone, Svezia e Germania che già da tempo finanziavano con molti milioni di euro l'attività sul fabbisogno mondiale dell'acqua. Ci sono voluti diversi anni e molte riunioni per arrivare a questo risultato, grazie all'accordo del 21 novembre 2007. Qui abbiamo il monitoraggio dell'acqua globale, l'agenzia dell'acqua del mondo».

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