[28/01/2010] News toscana
FIRENZE. Consiglio regionale a ritmi serrati prima della chiusura della legislatura con importanti testi di legge "portati a casa". Il primo, approvato a maggioranza (i gruppi di centro-destra si sono astenuti), va a disciplinare la Valutazione ambientale strategica (fornisce elementi di conoscenza e di valutazione sui piani e sui programmi) insieme alla Valutazione di impatto ambientale (vuole assicurare che nell'elaborazione ed autorizzazione di determinati progetti, impianti od interventi, siano presi in considerazione gli impatti significativi sull'ambiente).
«La legge individua strumenti tecnico-finanziari per supportare le competenze dei piccoli comuni promuovendo l'esercizio in forma associata e istituendo uno specifico fondo finanziario - ha informato Rosanna Pugnalini (Pd), presidente della commissione Territorio ed ambiente, che ha illustrato il testo - I comuni con meno di 15.00 abitanti potranno così avvalersi di specifiche professionalità». Pugnalini ha poi rilevato che sono state ampliate le garanzie di partecipazione e sono state semplificate le procedure con una riduzione dei termini per la conclusione del procedimento. Un emendamento al testo ritenuto vessatorio dal centro-destra, ha impedito che l'approvazione della norma avvenisse all'unanimità. L'emendamento in questione introduce la possibilità di esercitare forme di controllo su impianti in esercizio che mai erano stati sottoposti a valutazioni ambientali, ma l'assessore Annarita Bramerini (Nella foto) ha spiegato che si tratta di un atto "quasi dovuto" a fronte di numerose sentenze della giustizia amministrativa. In fase di approvazione, su invito del presidente della Giunta Claudio Martini, è stata accolta una proposta di Fabio Roggiolani (Verdi) per introdurre la possibilità di poteri sostitutivi da parte della Regione nel caso di amministrazioni inadempienti.
La seconda legge approvata dal Consiglio regionale, questa volta all'unanimità, riguarda la tutela della qualità dell'aria ambiente, cioè quei provvedimenti per ridurre i rischi sanitari causati dall'inquinamento atmosferico. «La legge- ha spiegato la presidente della commissione Territorio e ambiente- attua la normativa nazionale in materia e tiene conto della direttiva comunitaria 50/2008, in corso di recepimento a livello statale. In particolare, individua le competenze degli enti territoriali e cura l'integrazione con le altre politiche regionali di settore, tenendo conto del protocollo di Kyoto. Il piano regionale, previsto dal legislatore nazionale, si configura così come piano intersettoriale e sarà attuato con deliberazioni annuali della Giunta regionale» ha concluso Pugnalini. Per avere un quadro conoscitivo completo, sarà poi creato un inventario regionale delle sorgenti di emissione e sarà creata una rete regionale di rilevamento.