[03/02/2010] News toscana
FIRENZE. "Acqua in Brocca", il progetto per la diffusione dell'uso dell'acqua del rubinetto che è stato realizzato in alcune scuole di Arezzo ha funzionato. A testimoniarlo gli stessi alunni della scuola elementare MonteBianco che hanno fatto un piccolo sondaggio: «lo scorso anno il 95% di noi beveva l'acqua in bottiglia. Oggi questa percentuale è scesa al 36%».
Il progetto sperimentale ha coinvolto tre scuole-pilota (Montebianco, Pio Borri, Sante Tani), per un totale di circa 900 studenti e famiglie, realizzando interventi informativi e didattici e azioni di monitoraggio attraverso questionari e verifiche con gli insegnanti e i bambini. Buoni i risultati sul fronte del cambiamento delle abitudini da parte delle famiglie come dimostra l'indagine svolta dal comune: il 56% degli intervistati sostiene di aver modificato le sue abitudini rispetto al consumo di acqua. Il 35% afferma che il proprio figlio ha iniziato a bere acqua del rubinetto a scuola durante l'orario scolastico; il 23% afferma che la famiglia ha iniziato a bere acqua del rubinetto anche a casa; il 13% ha iniziato ad acquistare solo acqua gassata ma ha sostituito l'acqua minerale naturale con quella del rubinetto.
Il progetto ha avuto un immediato riscontro anche rispetto alla riduzione degli impatti ambientali. Infatti con la sostituzione nelle mense delle bottiglie di plastica con le brocche di acqua, c'è stata una riduzione di 20.500 bottiglie da litro all'anno con relativa riduzione dell'impatto ambientale dovuto alla produzione, all'imbottigliamento e al trasporto. Per l'uso individuale dei bambini, a cui è stata fornita una borraccia, è stata stimata una riduzione di circa 11.000 bottigliette da mezzo litro, per un totale di circa 330 chili di plastica in meno e con una riduzione stimata di produzione di anidride carbonica di circa 830 chili.
Registrata la soddisfazione da parte di tutti i partner (il gestore del Sii Nuove Acque, Aato 4, Centro di educazione ambientale e alimentare, Legambiente, Arpat, Asl 8, associazione medici pediatri), ora l'amministrazione comunale pensa alla seconda edizione di "Acqua in brocca" che verrà estesa: «si amplia a tutte le scuole di Arezzo, dal nido alla media, per un totale di 56 scuole, con relativa informazione e la sostituzione delle bottiglie in tutte le mense dotate di cucina e approvvigionamento da acquedotto- ha informato Roberto Banchetti, assessore all'ambiente del comune di Arezzo. Si parla di oltre 7.800 studenti e famiglie, di cui 3.800 circa interessati dal servizio mensa. Proseguirà anche quest'anno il monitoraggio con questionari e i dati che risulteranno saranno certamente più significativi e serviranno a confermare l'importanza di una corretta informazione per superare alcuni pregiudizi nei confronti di un'acqua eccellente, sicura e controllata come quella di Arezzo. Oltre alle scuole- ha continuato l'assessore- la campagna verrà estesa agli uffici comunali, agli ambulatori pediatrici e ai cittadini in generale, con iniziative di sensibilizzazione e informazione diffusa. Dal prossimo anno poi è previsto il coinvolgimento del settore della ristorazione. E' infine allo studio un protocollo per l'uso del logo "Acqua in brocca", che permetterà a chiunque di aderire alla campagna per diffondere i propri comportamenti virtuosi e impegnarsi pubblicamente in stili di vita concreti più ecologici» ha concluso Banchetti.