[04/02/2010] News
LIVORNO. Secondo quanto scrive il quotidiano Zambia Daily Mail, lo Zambia Partnership Forum, un gruppo di studio sulla salute pubblica si è complimentato con il governo di Lusaka per aver avviato l'applicazione della carbon tax che è stata inserita nel bilancio statale del 2010 e che punta ad ottenere dei fondi per attenuare gli impatti delle emissioni di gas serra sull'ambiente. Secondo il Partnership Forum «L'applicazione della carbon tax è una buona cosa nella misura in cui i gas di scarico come il diossido di carbonio e il monossido di carbonio sono pericolosi per l'umanità».
Enock Kaputula, un dirigente dello Zambia Partnership Forum, ha detto allo Zambia Daily Mail che «I gas di scarico quali quelli del carbone, degli idrocarburi bruciati, la CO2 e il monossido di carbonio costituiscono una seria minaccia per la salute, in particolare nei luoghi nei quali la loro concentrazione è elevata, perché questo può provocare dei problemi di salute cronici come malattie respiratorie e cancri. E' evidente che, in quasi tutto il pianeta, le malattie più diffuse son il risultato delle numerose emissioni dei veicoli e delle industrie. L'applicazione di questa tassa contribuirà ad attenuare il cambiamento climatico. Però, il governo deve garantire che le entrate di questa tassa saranno utilizzate per ottenere delle attrezzature di alto livello per rafforzare la capacità delle autorità di controllo di sorvegliare le emissioni di carbonio».
Il Commissario generale della Zambia Revenue Authority (Zra), Chriticles Mwansa, si è dispiaciuto nei giorni scorsi per le critiche alla carbon tax e si è lamentato perché le autorità competenti non avevano informato abbastanza i cittadini prima di applicarla. Mwansa ha spiegato che la legge non è cambiata rispetto al progetto originale che in pochi punti: «La carbon tax non è una nuova tassa. Le persone che importano auto l'hanno di fatto sempre pagata, ma non lo avevano capito. La gente pagava già questa tassa ai valichi di frontiera, come compensazione per le loro auto».
Per Mwansa con la dichiarazione ufficiale della carbon tax la Zra avrà maggiore potere nelle zone di confine e la Road Traffic and Transport Agency (Rtsa) sul traffico stradale ed ai trasporti. L'accordo tra le due parti prevede che entrambe hanno l'autorità per riscuotere l'imposta. «Ora che Rtsa ha messo ordine in casa propria - dice Mwansa - stiamo raccogliendo questa imposta attraverso le tasse trimestrali stradali».
Nello Stato africano la maggior parte dell'inquinamento proviene dall'industria mineraria, mentre il traffico è un problema nella capitale Lusaka. .
Lo Zambia ha annuncia dovrebbe essere in grado di realizzare entro giugno una propria "trading platform" per lo scambio di carbon credit, che dovrebbe far arrivare finanziamenti per lo sviluppo di progetti per la protezione ambientale e il cambiamento climatico. L'African carbon credit exchange (Acce) dovrebbe avere la sua sede a Lusaka, ma con broking offices in tutto il continente, il che faciliterebbe il buon funzionamento della carbon trading platform. Il governo di Lusaka spiega che, «Anche se è molto simile al Lusaka Stock Exchange (Luse), che commercia in azioni e obbligazioni, l'Acce negozierà quote e tagli di carbonio e di gas serra nocivi che saranno denominate carbon credits».