
[04/02/2010] News toscana
FIRENZE. Con azioni sinergiche si può ridurre il consumo di acque minerali nel nostro Paese e anche in Toscana considerato gli impatti di filiera delle acque in bottiglia e le alternative di qualità a "Km zero" che sono disponibili. Un prima azione è quella di far pagare alle aziende imbottigliattrici di acqua minerale la materia prima di cui usufruiscono. La Regione Toscana per legge ha stabilito che gli imbottigliatori pagheranno un contributo compreso tra un minimo di 0,50 e un massimo di 2 euro per metro cubo di acqua imbottigliato, e lascia ai comuni, che hanno sorgenti e aziende nel loro territorio la facoltà di decidere. Secondo un'inchiesta di "Altreconomia" a 9 mesi dall'entrata in vigore del regolamento solo un comune si è mosso "tariffando" tra l'altro a livelli piuttosto bassi. E poi si dice che mancano le risorse.
Una seconda azione per contrastare il dominio delle "minerali" spetta ai gestori del Servizio idrico integrato (Sii): offrire acqua di qualità sempre crescente diversificando anche le modalità. A tal proposito Publiacqua ha inaugurato oggi a Firenze un fontanello pubblico di acqua gassata: si chiama H20 Gas ed è il secondo fontanello del genere in funzione in Toscana, dopo quello aperto a Pistoia nei giorni scorsi che ha riscosso grande successo. L'azienda ha esplicitato gli obiettivi di questa iniziativa: risparmiare sui costi per l'acquisto dell'acqua minerale in bottiglia (anche gassata), ridurre rifiuti e trasporti, e offrire un'acqua da un rubinetto pubblico di ottima qualità. I numeri che riporta Publiacqua sono confortanti: ad oggi più di un terzo della popolazione servita dal gestore del Sii nell'Ato 3 (un milione e 300mila cittadini nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e parte di Arezzo) beve regolarmente acqua del rubinetto, con un aumento di oltre il 16% con un risparmio medio per il sistema famiglie di oltre 40.320 metri cubi di acqua imbottigliata, che significa per la singola famiglia dai 150 ai 250 euro in meno l'anno. Senza contare il valore aggiunto collettivo dovuto ai risparmi conseguenti alla riduzione di bottiglie in Pet, alla riduzione di CO2 nell'ambiente e alla riduzione dell'inquinamento dovuto ai trasporti di merci su gomma.
Publiacqua ha anche annunciato che sta valutando un sistema di distribuzione di mini-gassificatori casalinghi per permettere anche a chi ama l'acqua con le bollicine di averla direttamente a casa.