[05/02/2010] News toscana

Il marmo apuano a Sassuolo via treno: risparmiati 50 camion al giorno

FIRENZE. Ogni tanto in mezzo a progetti autostradali faraonici e difficilmente comprensibili arrivano anche buone notizie che riguardano il trasporto merci su rotaia. E' stato raggiunto l'accordo tra Provincia di Lucca, Rfi (Rete ferroviaria italiana), Regione Toscana, provincia di Massa Carrara, comuni di Minucciano e Càsola Lunigiana, Comunità Montane della Garfagnana e della Lunigiana, per caricare i container coi residui della lavorazione del marmo provenienti dalle cave di Minucciano, e diretti in provincia di Modena, su convogli ferroviari e non più sui camion. La notizia è stata data dal presidente della provincia Stefano Baccelli che nei prossimi giorni apporrà la firma sul documento.

Il quadro della situazione attuale è stato tracciato dalla stessa amministrazione provinciale. I mezzi pesanti che percorrono le strade dell'Alta Garfagnana e della Lunigiana per trasportare il materiale estratto dalle cave della società "Migra" di Minucciano fino allo stabilimento "Kerakoll" di Sassuolo (Modena), dove avviene la lavorazione, sono circa 50 al giorno (quasi 15 mila in un anno). L'impatto lungo il percorso è evidente: i camion devono passare in strade inadeguate superando gli abitati di Pieve S. Lorenzo, Minucciano, Càsola in Lunigiana (provincia di Massa Carrara), per poi proseguire sulla Cisa, arrivando fino a Sassuolo.

Il nuovo progetto prevede un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro, sostenuto da tutti i firmatari l'accordo, da utilizzare in particolare per l'ammodernamento della stazione ferroviaria di Minucciano. Lo scalo, attraverso un intervento di adeguamento infrastrutturale e di alcune modifiche tecnologiche a cura di Rfi, nonché con l'installazione di una "gru-transtainer", sarà predisposto ad accogliere i camion coi container provenienti dall'azienda "Migra".

Da Minucciano partirà un treno al giorno con 13 carri ferroviari (due container per ciascun vagone), che percorrerà un tratto della linea ferroviaria Lucca-Aulla e, successivamente, la linea "Pontremolese" fino in Emilia. Oltre agli amministratori, piena soddisfazione per l'accordo sarà espressa dai cittadini che lungo il tracciato stradale percorso fino ad oggi dai mezzi pesanti, hanno abitazioni o attività.

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