
[08/02/2010] News
FIRENZE. Il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola (Nella foto) ha inaugurato a Genova i lavori per il Terzo Valico e una sua dichiarazione è stata frutto di interpretazioni nella sinistra piemontese. «Questa mattina, ho detto che è importante realizzare il "Corridoio 5" collegando Torino a Lione attraverso l'Alta velocità e ho aggiunto che è anche più importante collegare il porto di Genova con il Centro e Nord Europa- ha ribadito il ministro- Questa mia dichiarazione è stata letta dalla presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, e da altri esponenti della Sinistra piemontese come una contrarietà alla Torino-Lione. È invece vero l'esatto contrario». Scajola ha ricordato che fu il precedente governo Berlusconi, nel 2001-2002, ad inserire la Torino-Lione e il Terzo Valico tra le opere prioritarie per il Paese, infrastrutture la cui realizzazione è stata rallentata o eliminata dal governo Prodi.
«Ora il governo Berlusconi- ha continuato il ministro -li ha ripristinati e sta operando per realizzarli entrambi. Non mi nascondo le difficoltà di assicurare le risorse necessarie, ma dovremo fare il possibile per reperirle. Non c'è comunque competizione tra le due opere, entrambe necessarie allo sviluppo del Paese» ha concluso Scajola.
Lasciando da parte le scaramucce pre-elettorali è il Wwf Italia a tornare alle questioni di merito: «Il Governo farebbe bene a decidere quali infrastrutture sono prioritarie e a minor impatto ambientale, sociale ed economico, evitando di mettere tutti in un calderone, che sembra essere utile solo alle elezioni regionali del 2010, alla luce di una situazione economico-finanziaria in cui il debito pubblico del Paese ha superato quota 117% in rapporto al Pil e ci sono scarsissime risorse pubbliche disponibili» commenta il Wwf Italia.
L'associazione ambientalista torna a ribadire le sue controproposte: «A Genova, è bene che finalmente si aprano al più presto i cantieri del Nodo ferroviario, che prevedono il potenziamento delle linee e l'adeguamento tecnologico tra Voltri e Brignole, atteso da 11 anni (all'aprile 2009 questo intervento aveva un costo di circa 1.245 milioni di euro), piuttosto che sprecare soldi che non ci sono per una grande opera quale il Terzo valico dei Giovi, con impatti ambientali gravi previsti sull'Appennino ligure, che risulta essere la tratta ad Av più costosa d'Europa (5.400 milioni di euro, 100 mln a km per 54 km di linea) e più fallimentare (Rfi in un suo studio del 2004 ha dimostrato che lo Stato dovrà pagare l'85% dei costi d'esercizio)»
Per il Wwf i 500 milioni disponibili (400 milioni dai fondi della Legge Obiettivo e 100 dai Fas) per il Terzo Valico dei Giovi sono teorici perché costituiscono semplicemente un'indicazione nella "delibera programmatica" del Cipe del 6 marzo 2009 e comunque le alternative a questa infrastruttura per incrementare i traffici sino a quasi 10 milioni di Teu (Unità equivalente a container da 20 piedi) e collegare la Liguria all'Europa ci sono: «completamento del raddoppio della Voltri-Ovada, potenziamento delle linee di valico al servizio dei porti di Savona, Genova e La Spezia e la costruzione di una nuova galleria di valico per la Pontremolese» concludono dal Wwf.