
[10/02/2010] News toscana
GROSSETO. Riciclo e green economy in Toscana, è il titolo del convegno che si terrà domani a Prato, a partire dalle 9 presso la Monash university, organizzato da Utilitas e Confservizi Cispel. Obiettivo è fare un'analisi sui flussi di recupero in Toscana, il riciclaggio dei materiali e le sue prospettive e criticità, e sviluppare nuove idee per una green economy toscana.
«L'obiettivo che ci siamo dati è proprio quello di riflettere sul mondo del riciclo, sapendo che i flussi che provengono dalla raccolta differenziata andranno a raddoppiare nei prossimi anni, quindi fare il punto sullo stato attuale e individuare uno scenario ipotetico quando gli obiettivi del 65% di raccolta differenziata saranno raggiunti» ci ha detto Sandro Gensini, direttore generale di Asm Prato, che domani alla riflessione prenderà parte.
Qual è lo stato dell'arte?
«Allo stato attuale vi sono diverse criticità, in particolare la problematica del riciclo delle plastiche e quelle legate al compost».
Perché le plastiche e il compost sono un problema?
«Perché sono eterogenee e questo rende difficile il loro riciclo finalizzato a farne nuovi prodotti, c'è un problema di prezzi ad esempio non indifferente. Per il compost c'è il problema della sua collocazione perché inserirsi nella filiera agricola è molto difficile. Quindi ci dobbiamo interrogare sui quali interventi servono per migliorare le raccolte, quali e quanti servono per affrontare il raddoppio dei flussi che da queste provengono e come creare un mercato idoneo per accogliere i prodotti che ne provengono».
Qualche anticipazione? Per esempio sugli impianti la situazione toscana appare nettamente deficitaria, no?
«Sì sicuramente vanno ampliate le piattaforme per il vetro, la plastica e le lattine e mi piacerebbe guardare alle opportunità che si presentano per affrontare il futuro. Per esempio per la filiera organica si potrebbe pensare di inserire tra raccolta e compostaggio il recupero di energia attraverso la digestione anaerobica, ottenendo così anche una diminuzione della massa compostata da dover collocare».
Ieri con i risultati dell'operazione Golden Rubbish non si è vista una bella immagine del settore rifiuti Toscana... che ne pensa?
«Penso che un'altra delle considerazioni e delle riflessioni da mettere a tema domani ci debbano essere anche i rifiuti speciali. Nel senso che nello sviluppo delle attività di riciclo occorre guardare al mondo degli speciali, ovvero pensare anche ad unire le due filiere nella fase di trattamento. Per questo servono soluzioni più evolute di quelle attuali, certamente, così come un aggiornamento delle capacità industriali e del mercato, ma credo che il ragionamento vada fatto».
Servirà anche un aggiornamento normativo?
«Altre norme non servono, ce ne sono anche troppe. Magari servirebbero invece degli incentivi economici per premiare chi utilizza i ri-prodotti e spostare il mercato verso il loro utilizzo».
Il convegno, che sarà aperto dal sindaco di Prato Roberto Cenni e dal direttore di Arrr Stefano Bruzzesi, si articolerà in due fasi: la serie di interventi sugli argomenti principali in materia, coordinati da Adriano Benigni di Asm Prato, da parte di Andrea Sbandati (Cispel Toscana), Sandro Gensini (Asm Prato) e Duccio Bianchi (Ambiente Italia), e la tavola rotonda dalle 11 in poi, coordinata dal presidente del Comitato Scientifico di Utilitas, Andrea Simoncini, alla quale parteciperanno il presidente di Cispel Toscana Alfredo De Girolamo, il presidente della Commissione Ambiente Anci/Conai Filippo Bernocchi, il presidente di Revet Valerio Caramassi, il vicepresidente del Consorzio Italiano Compostatori (Cic) Alessandro Canovai ed il epresidente di Federambiente Daniele Fortini.
In chiusura l'intervento di Annarita Bramerini, assessore all'Ambiente della Regione Toscana.