[16/02/2010] News
LIVORNO. I ciclisti di Città del Messico hanno accolto con entusiasmo l'avvio, a partire da ieri, di un programma in favore dell'utilizzo della bicicletta avviata dall'amministrazione della metropoli messicana, però chiedono al governo della capitale un maggiore appoggio a questa iniziativa. Areli Carreón, la presidente della Ong Bicitekas, che ha come slogan "por ciudades más humanas y transporte sustentable" sottolinea che «E' un passo avanti, però deve avere una strategia integrata per ottenere il rispetto richiesto da un programma istituzionale».
Il governo di sinistra della capitale messicana ha deciso di applicare il Proyecto EcoBici, dotandolo di 84 "cicloestaciones" e di 1.114 biciclette, che potranno essere noleggiate giornalmente, pagando 23 dollari all'anno. Città del Messico è letteralmente intossicata dal traffico: nella zona metropolitana, con 20 milioni di abitanti, si registrano 22 milioni di viaggio giornalieri, solo l'1% utilizza la bicicletta.
I ciclisti urbani di Bicitekas dicono che «Se il governo di Città del Messico vuole migliorare la mobilità urbana; raggiungendo gli obbiettivi del Plan Verde ed adempiendo gli impegni internazionali sottoscritti dal Capo del governo, Marcelo Ebrard; nel 2010 dovrà realizzare 23 azioni "minime».
Si va dalle modifiche dei regolamenti di transito metropolitano a quelli del Codice penale, dalla realizzazione di infrastrutture per le biciclette alla nomina di un coordinatore per la "movilidad no motorizada" per ognuna delle dependencias di Setravi, Ssop, Seduvi e Sos.
Bicitekas chiede anche di «Includere i criteri della mobilità non motorizzata nel "Programa Integral de Transporte y Vialidad"» e di pubblicare la attuale "Estrategia de Movilidad en Bicicleta"». Occorrerebbe anche migliorare il registro degli incidenti per poterli prevenire, realizzare un censimento dei ciclisti, pubblicare i progetti esecutivi delle infrastrutture ciclistiche, costruire almeno 50 km di piste ciclabili di qualità ed una zona di traffico limitato (Zona de Tránsito Calmado) che serva da modello per il recupero integrale degli spazi pubblici cittadini.
I ciclisti di Città del Messico chiedono di «Costruire almeno due grandi bici-stazioni nelle stazioni del trasporto pubblico per stimolare l'uso della bicicletta come opzione di trasporto; installare almeno mille "biciestacionamientos" nelle strade pubbliche di fronte a mercati, supermercati, cinema, teatri, scuole, banche, zone commerciali ed edifici pubblici; costruire almeno due ponti ciclabili, per esempio: uno sopra il circuito interno all'altezza del Gran Canal e l'altro sopra il viadotto per connettere la Roma con la del Valle; Realizaare le modifiche geometriche delle 10 intersezioni dove si registrano maggiori incidenti per renderle sicure».
Naturalmente chiedono anche che sia consentito di viaggiare, fuori dagli orari di picco, in metropolitana con la bicicletta, ma anche la pubblicazione di un manuale di ciclismo urbano e di una mappa delle infrastrutture ciclistiche e di aumentare, rafforzare ed istituzionalizzare il programma "Muévete en bici".
Bicitekas se la prende anche con i "nemici" automobilisti che non rispettano le due ruote e chiede al riguardo una campagna pubblica di sensibilizzazione e un numero verde per ottenere assistenza giuridica gratuita per coloro che sono vittime di incidenti e conflitti dovuti all'uso della bicicletta. All'amministrazione metropolitana viene chiesta anche l'istituzione di un gruppo speciale per sanzionare i veicoli in divieto di sosta, soprattutto quelli sui marciapiedi.
Secondo Areli Carreón «Queste azioni sono puntuali, percorribili e valutabili e renderanno possibile raggiungere l'obiettivo governativa che il 5% dei viaggi della Città si realizzino in bicicletta, cosi che il governo della Città non abbia scusa per non venirne a capo. Quest'anno si terrà la Conferenza climatica COP16 nel nostro Paese, cosicché l'attenzione mondiale sarà sugli sforzi del Messico per migliorare i trasporti e ridurre effettivamente i gas serra. Questo è un compito per il governo ed una sfida per noi cittadini che dobbiamo anche partecipare se vogliamo migliorare la nostra qualità della vita». Bicitekas invitata i cittadini a celebrare il "Bicicentenario" (un gioco di parole con il bicentenario dell'indipendenza del Messico, che cade nel 2010, ndr) coniugando il verbo "fare" con l'unica persona che può apportare un reale cambiamento: noi».