[29/07/2009] News
LIVORNO. A quanto pare il primo turno a Washington del China-U.S. economic and strategic dialogue ha accolto le raccomandazioni del presidente statunitense Barack Obama.
Il vice premier cinese Wang Qishan, il consigliere di Stato Dai Bingguo, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton e il suo collega al tesoro Timothy Geithner hanno sottolineato i buoni risultati del summit sino-americano, «il primo del genere tra il più grande Paese sviluppato ed il più grande Paese in via di sviluppo del mondo».
Secondo la Clinton «Il dialogo è senza precedenti nella storia delle relazioni sino-americane ed ha gettato le basi delle relazioni bilaterali globali per il XXI secolo tentando di apportare delle risposte ad alcune delle principali sfide».
Anche per Dai il dialogo è stato fruttuoso e le due delegazioni hanno discusso in maniera trasparente e Wang ha rimarcato che «Le due parti hanno convenuto, tra l'altro, di rafforzare la cooperazione per la riforma del sistema finanziario per assicurare la stabilità finanziaria. Il successo del dialogo economico ha dato un novo spirito allo sviluppo di relazioni positive, alla cooperazione globale tra la Cina e gli Stati Uniti per il XXI secolo».
«Riconoscendo che la cooperazione tra Cina ed Usa è vitale non solo per il benessere dei nostri due Paesi, ma anche per la salute dell'economia mondiale - ha detto Geithner - abbiamo convenuto di adottare alcune politiche per assicurare una crescita mondiale equilibrata».
Anche per questo americani e cinesi hanno firmato un protocollo d'intesa per la cooperazione bilaterale in materia di energia, cambiamenti, climatici e ambiente che Dai Bingguo ha definito «un risultato importante di questo ciclo di discussioni. Il governo cinese accorda una grande importanza al dialogo tra la Cina e gli Stati Uniti per sviluppare la cooperazione in materia energetica, dei cambiamenti climatici e della protezione dell'ambiente».
Il vice premier di Pechino ha chiesto anche che Cina ed Usa rafforzino la loro cooperazione «in una prospettiva strategica a lungo termine e secondo i principi della responsabilità comune ma differenziata. Malgrado le differenze tra i nostri due Paesi in termini di contesto internazionale, di stadio dello sviluppo, di responsabilità storica e delle rispettive capacità, la nostra situazione, la nostra volontà comune, la necessità e le base già poste contribuiscono a rafforzare il dialogo e la cooperazione tra Cina ed Usa in questi settori».
La Clinton ha spiegato che il protocollo d'intesa si basa «Sugli sforzi passati, compreso il quadro decennale per la cooperazione in materia di energia e di cooperazione, che sottolinea l'importanza dei cambiamenti climatici nelle nostre relazioni bilaterali per la creazione di una piattaforma di dialogo e di cooperazione politica sul clima. Esso offre così ai nostri due Paesi un orientamento per il nostro lavoro comune per sostenere I negoziati internazionali sul clima ed accelerare la transizione verrso un'economia a basse emissioni di carbonio».
Anche il segretario Usa all'energia, Steven Chu, si è detto soddisfatto per la firma dell'accordo e che questi temi siano finalmente «al centro del dialogo economico e strategico sino-americano e che saranno un aspetto essenziale delle nostre relazioni bilaterali per gli anni a venire. L'accordo di oggi invia un segnale chiaro che gli Usa e la Cina sono pronti a lavorare insieme sulle energie pulite e i cambiamenti climatici, pone così le basi per una cooperazione che spero si svilupperà per numerosi anni. Spero che questo accordo ci permetta di aiutare a liberare le opportunità che sbloccano le energie pulite per creare posti di lavoro nelle nuove industrie e così dinamizzare le nostre economie. I due Paesi hanno investito molto ed adottato misure audaci ed impressionanti per favorire il risparmio energetico e ridurre le emissioni di gas serra, ma occorre fare ancora di opiì in questo settore. Il principio fondamentale è che possiamo ottenere di più lavorando insieme che lavorando separatamente».
Il protocollo d'intesa arriva dopo due giorni di fitti colloqui durante i quali americani e cinesi hanno confrontato i rispettivi sforzi di riduzione delle emissioni di gas serra e su come agire durante i colloqui internazionali sui cambiamenti climatici prima della conferenza Onu di Copenhagen e sulle iniziative comuni per favorire un sistema di crescita economica a basse emissioni di CO2.
In un'intervista a Xinhua, il vice direttore della commissione per lo sviluppo e la riforma della Cina, Xie Zhenhua, spiega che «Le due parti hanno concordato di condurre in futuro maggiori consultazioni politiche sul cambiamento climatico, in vista di favorire lo sviluppo globale delle relazioni internazionali tra i due Paesi. I responsabili cinesi ed americani hanno convenuto di avviare una operazione pragmatica e di lanciare progetti concreti in settori come il risparmio energetico, l'efficienza energetica, le fonti di energia rinnovabile, l'energia nucleare, l'adattabilità cinese al cambiamento climatico, così come per le relative ricerche scientifiche. Penso che il dialogo sia servito da grande piattaforma per la cooperazione sino-americana sul clima e per la risposta mondiale a questa questione, e riguardo a questo punto giocherà un ruolo importante in futuro».
Xie ha sottolineato che «La Cina ha indicato che la conferenza di Copenhagen deve rispettare il quadro fondamentale della Convenzione sui cambiamenti climatici e il suo accordo quadro, che obbediscono strettamente al mandato della road map di Bali, e determinare le questioni importanti quali la quantificazione sostanziale degli obiettivi di riduzione a medio termine per i Paesi sviluppati».