[29/07/2009] News
Gasparri in Senato decapita Rubbia, il solare termodinamico e il futuro
LIVORNO. Ieri in Senato è stata approvata la mozione contro il solare termodinamico, di cui primo firmatario è il capogruppo Maurizio Gasparri, (vedi greenreport del 21 lugli o clicca sul link a fondo pagina).
Un attacco a Carlo Rubbia e ai suoi progetti sul solare, e un atto improprio che «attribuisce al Parlamento un potere del tutto improprio di sostituirsi ai centri di ricerca sia pubblici che privati nel decidere le direzioni sui cui investire risorse umane ed economiche» lo definisce Roberto Della Seta senatore Pd e capogruppo in Commissione Ambiente, che insieme ad altri colleghi del su gruppo tra cui la presidente Anna Finocchiaro, ha presentato sul tema una "contro-mozione" (naturalmente respinta) che pubblichiamo.
Il Senato,
premesso che:
- - il solare a concentrazione, noto anche come solare termodinamico, produce calore ed elettricità usando centinaia di specchi per concentrare i raggi del sole a temperature comprese tipicamente tra 400°C e 1000°C. Le tipologie di specchi sono varie, e così anche le soluzioni per seguire i raggi del sole tutto il giorno, ma il principio di funzionamento rimane lo stesso;
- - oggi le centrali solari a concentrazione hanno taglie tra 50 e 280 MW di potenza, ed esistono progetti in fase di sviluppo fino a 1000 MW. Alla fine del 2008 le centrali solari a concentrazione hanno raggiunto una potenza di 436 MW in tutto il mondo e, considerando i progetti attualmente in fase di realizzazione, principalmente in Spagna, verranno installati altri 1000 MW entro il 2011. Negli Stati Uniti vi sono progetti per ulteriori 7000 MW, mentre la Spagna ha l'obiettivo di raggiungere 10.000 MW entro il 2017;
- - le previsioni di "Global CSP Outlook 200" indicano che, sotto uno scenario avanzato con un forte sviluppo di misure di efficienza energetica, il solare a concentrazione sarà in grado di fornire il 7 per cento circa dell'elettricità mondiale al 2030, e un quarto al 2050, pari a circa a 7.800 TWh e ad una capacità installata di 1.500 GW. Considerando invece proiezioni più moderate, questa tecnologia sarà in grado di coprire il 3,6% circa dell'elettricità mondiale al 2030 e il 12 per cento circa al 2050;
- - sempre secondo lo scenario di sviluppo moderato, il solare a concentrazione potrà creare oltre 200 mila posti di lavoro al 2020 nelle regioni esposte a maggiore radiazione solare. Il dato aumenta a oltre 1,1 milioni di posti da lavoro "verdi" al 2050. Secondo lo scenario di sviluppo avanzato, invece, i posti di lavoro al 2050 supererebbero i due milioni. Gli investimenti previsti per conseguire tali risultati ammontano a oltre 36 miliardi di euro al 2020 e 92,5 miliardi al 2050 nello scenario moderato, e a 40 miliardi di euro al 2020 e 174,5 al 2050 secondo lo scenario di sviluppo avanzato;
- - nello scenario moderato, il solare a concentrazione consentirebbe al 2050 di risparmiare circa 2,2 miliardi di tonnellate annue di CO2, pari a circa quattro volte le emissioni attuali dell'Italia;
- - il costo di produzione dell'energia elettrica prodotta da centrali solari a concentrazione è in diminuzione, e molti operatori confermano che diventerà presto competitivo con il costo dell'energia prodotta da centrali a gas di medie dimensioni. I costi di generazione dipendono dalla disponibilità di radiazione solare, dalle possibilità di collegarsi alla rete elettrica e dai tempi di realizzazione. Attualmente i costi di centrali CSP che utilizzano la tecnologia degli collettori parabolici lineari - la più diffusa, e la stessa utilizzata da Rubbia per il progetto "Archimede" di Priolo Gargallo - superano di poco i 10 centesimi di dollaro per kWh prodotto negli Stati Uniti, mentre in Spagna si attestano a 20-23 centesimi di euro per kWh. I costi di generazione delle prime centrali costruite negli Stati Uniti nel periodo 1986-1992 erano molto più alti (40-44 centesimi di dollaro/kWh). In base alle previsioni più accreditate, i costi scenderanno in breve tempo sotto i 5 centesimi di dollaro/kWh;
- - il solare a concentrazione è al centro di importanti progetti di ricerca e di rilevanti investimenti da parte di aziende leader del settore energetico: tra i progetti più ambiziosi vi è il "Desertec", che ha l'obiettivo di realizzare nel deserto del Sahara un enorme impianto solare termico a concentrazione con una potenza di circa 100 GW. Tra i protagonisti di questo grande sforzo di ricerca e sviluppo, vi è il Premio Nobel italiano Carlo Rubbia, mentre 20 compagnie tedesche tra cui Siemens, Deutsche Bank, Munich Re e Rwe hanno impegnato nel progetto ingenti investimenti. Il costo di "Desertec" sarà di circa 400 miliardi di euro, le forniture di energia elettrica potrebbero partire già entro i prossimi 10 anni;
- - anche l'Italia è presente con forza in questo campo d'innovazione. E' italiana l'unica azienda al mondo produttrice di tubi ricevitori solari a sali fusi, nel cui capitale è entrata di recente Siemens e la cui tecnologia è stata sviluppata e brevettata nei laboratori Enea di Portici. Anche grazie al nuovo sistema di incentivazione introdotto dal Governo Prodi, diverse Regioni hanno avviato progetti sul solare termodinamico: il 23 giugno scorso è stato siglato un Protocollo d'intesa tra Regione Lazio, Enea e Confindustria Lazio per la realizzazione di una centrale da 25-30MW a Latina, progetti analoghi sono partiti in Sasrdegna e in Puglia, mentre a Priolo, in provincia di Siracusa, l'Enel sta realizzando l'impianto sperimentale Archimede da 5 MW, che utilizza la tecnologia cui ha lavorato Rubbia. Infine nell'ambito del programma "Industria 2015" sono stati finanziati due progetti: il primo proposto da Archimede Solar Energy da 12,4 milioni di euro per lo studio di tubi ricevitori solari, l'altro promosso da Fera da 12,5 milioni sulla tecnologia solare termodinamica a concentrazione tramite specchi di tipo Fresnel;
- - per opinione pressoché unanime degli operatori del settore energetico, il solare a concentrazione è destinato ad affermarsi come una delle principali tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili e, dunque, come uno strumento insostituibile nell'impegno per mitigare i mutamenti climatici in atto.
Impegna il Governo
- - a promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili per la produzione di energia elettrica, consolidando meccanismi di incentivazione coerenti con le più avanzate esperienze europee che in particolare, nel caso del solare a concentrazione, comprendano gli impieghi non elettrici (produzione di calore a media temperatura, dissalazione di acqua di mare, climatizzazione estiva);
- - a potenziare la presenza strategica nel Paese della tecnologia del solare in tutte le sue applicazioni, nell'ambito dello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, ai fini del raggiungimento degli obiettivi comunitari di cui al cosiddetto "accordo del 20-20-20";
- - a dare impulso all'attività di ricerca e sviluppo industriale del settore del solare in tutte le sue applicazioni, coinvolgendo il settore produttivo privato e i centri di ricerca, tenendo conto del riconoscimento a livello mondiale del know-how dei centri di ricerca italiani;
- - a dare impulso ai processi virtuosi di risparmio energetico principalmente nel settore dell'edilizia ed in quello dei trasporti che tuttora costituiscono i settori a maggiore dispersione energetica del Paese;
- - ad adottare le opportune iniziative per sostenere le imprese che intendono investire in attività connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili o all'incremento dell'efficienza energetica, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.
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