[29/07/2009] News toscana

Firenze alla guerra delle rotaie: parlano Del Lungo e Baronti

FIRENZE. Come ha ricordato ieri Erasmo d'Angelis su greenreport, il progetto per il sottoattraversamento Tav di Firenze ha prevalso sul passaggio in superficie per motivi legati alle stime (compresa quella principale, e cioè la Valutazione di impatto ambientale) di un minore impatto su ambiente e popolazione. Posto che un progetto del genere non può non avere un impatto significativo comunque lo si attui, è stato cioè stimato che in un bilancio comparato di sostenibilità ambientale e sociale il percorso sotterraneo è da preferirsi a quello in superficie.

Ciò non significa che le stime siano condivise, e anzi vari soggetti (partiti, enti, associazioni) sono giunti alla conclusione esattamente opposta, che vede come maggiormente insostenibile il sottoattraversamento, in primis per gli impatti sociali e per quelli sull'assetto idrogeologico. Occorre adesso attendere il parere dell'Osservatorio tecnico per vedere se prevarrà l'una o l'altra tesi.

La questione è quindi complessa, e due esempi presi dalle cronache recenti possono chiarire come non esistano ricette ideali: da una parte, i tragici eventi di Viareggio hanno dimostrato la pericolosità della vicinanza delle linee ferrate all'abitato in caso di incidente, e quindi verrebbe da dire "viva il tunnel". Dall'altra parte, i danni alle falde e ai corsi d'acqua che i lavori per il tunnel dell'appennino hanno causato in Mugello porterebbero ad un forte sostegno al passaggio in superficie.

Anche se le dichiarazioni del sindaco Renzi (27 luglio) sembrano aver riaperto la discussione, va detto che la maggioranza che lo sostiene in consiglio appare compattamente schierata per proseguire col progetto sotto-attraversamento, e non si può nascondere che l'impressione è che alla fine sarà questo il modo in cui i treni Tav attraverseranno il nodo fiorentino. D'altra parte, le prospettive di una politica maggiormente integrata tra i vari ambiti della mobilità e tra essi e le generali politiche urbanistiche impongono di prolungare comunque la riflessione, anche alla luce della richiesta che l'amministrazione ha sollevato nei confronti del governo per mantenere le promesse sulla "legge speciale per Firenze" e per giungere ad una conclusione nella vicenda sulle linee 2 e 3 della tramvia.

Abbiamo chiesto il parere di Claudio del Lungo (Verdi - assessore comunale all'Ambiente nella passata legislatura) e del presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti.

Secondo Del Lungo, «le cose che ha detto Renzi sono prive di fondamento: il progetto per la Tav fiorentina è non solo tutto finanziato, ma anche già appaltato, ed è quindi immodificabile e non ci sono spazi per polemiche politiche. Le linee 2 e 3 della tramvia sono invece modificabili, ma è comunque assurdo che si pensi di portare la tramvia sottoterra e la Tav sopra: il caldo di questi giorni deve aver dato alla testa ad alcuni, anche perchè si parla di progetti ormai di 15 anni fa».

«A meno che non vengano vendute illusioni: da come l'ha messa Renzi, l'idea è di "fare un patto con la destra" per arrivare alla legge speciale. Ma i lavori per la Tav, anche per la nuova stazione, sono iniziati da 5 anni (esempio: i lavori preliminari in via Vasco de Gama, e sul torrente Mugnone): e se uno ferma lavori già in corso è meglio che abbia il portafoglio in mano, e questo portafoglio deve essere gonfio perchè parliamo di miliardi, non di milioni di euro.

Vedo un preoccupante insieme di dilettanti, poi se uno ce la fa, bene, e si possono fare accordi, ma da qui a dire "blocco tutto e ricomincio da capo" ce ne passa, e questo modo di agire è appunto da dilettanti: e mi sembra che le parole di un ex-assessore (Tea Albini su "La Nazione" di ieri ha parlato di «provvedimenti spot», ndA) lo confermino. Da par mio, io sono un semplice cittadino, leggo i giornali e resto esterrefatto».

Su posizioni simili, ma con maggiore apertura verso la linea-Renzi, si pongono le parole di Baronti, secondo cui «riguardo al sottoattraversamento, è bene che il nuovo sindaco faccia le verifiche per la sicurezza e per l'impatto su case e assetto idrogeologico. C'è comunque da dire che siamo di fronte a progetti già approvati e a contratti già firmati, ma queste verifiche sul rischio-falda in primo luogo e sulle abitazioni nelle zone interessate dal tunnel vanno fatti. Quindi, sulla Tav, bene che si apra un confronto a tutto campo.

Altra cosa urgente a riguardo è che a fine anno entra in funzione la tratta Firenze-Bologna: e qual è la stazione prevista per l'alta velocità? Castello? Campo di Marte? Spero che Trenitalia o chi per loro ci dica qualcosa.

Sulla tramvia, occorre fare tutte le linee previste: prima quelle che hanno già il finanziamento del governo (le linee 2 e 3), poi sulla base di finanziamenti già esistenti va realizzato l'allungamento della linea 2 (possiamo chiamarlo anche "linea 4", se si preferisce) fino a Campo di Marte, poi verso lo stadio, per poi attraversare l'Arno e percorrere il tragitto Gavinana-Giannotti-Bagno a Ripoli: i progetti ci sono, e c'è già un protocollo di intesa tra i comuni di Bagno a Ripoli e Firenze. Ancora deve essere fatto l'accordo di programma, ma il progetto è da portare avanti.

Riguardo alle linee 2 e 3 i tracciati sono modificabili, secondo noi, perché se è per migliorare un progetto va sempre bene. E questo vale anche per il passaggio al duomo: se c'è una soluzione migliore rispetto all'attuale, avanti. Ma, ad oggi, non risulta che questa alternativa ci sia.

Comunque siamo disposti a valutare tutte le proposte, ma la tramvia si deve fare, compreso l'allungamento da Peretola a Sesto (previsto nel progetto, ma per ora in stand-by, ndA), che Renzi ha più volte menzionato. Il tutto poi deve collegarsi con la metro-tramvia nell'area vasta Firenze-Prato-Pistoia e relative diramazioni che abbiamo proposto: ricordo che la raccolta di firme per la relativa petizione si conclude oggi (si veda la url www.metropoliweb.it/indexok.php?Reda=1&News=32&Lg=32&Fmt=3&Id=1613), e tra gli altri ha già aderito anche il presidente della provincia di Firenze, Barducci.

Siccome Renzi ha chiesto la legge speciale per Firenze, la petizione prevede di inserirci la metro-tramvia di area vasta».

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