[25/02/2010] News
LIVORNO. Il Senato dello Stato Usa del Vermont ha votato a favore della chiusura della centrale nucleare di Vermont Yankee, di proprietà della Entergy, una compagnia della Louisiana, che aveva tentato in tutti i modi di ottenere una proroga per mantenere in attività un impianto vecchio di 38 anni.
Il Senato del Vermont ha risposto picche ed ha deciso di mantenere la data della chiusura definitiva di questo ferrovecchio nucleare al 2012. Il voto del Senato, 26 favorevoli alla chiusura e solo 4 contrari, è definitivo e decisivo per chiudere la centrale nucleare e non potrà essere ribaltato nemmeno da un voto diverso della Camera dei Rappresentanti del Vermont. Si tratta di un voto storico perchè è la prima volta che il Parlamento di uno Stato Usa chiude una centrale atomica per legge.
La centrale nucleare di Vermont Yankee è dotata di un reattore Bwr da 650 MW di potenza che è entrato in funzione il 30 novembre 1972 e che ha avuto ripetuti incidenti e problemi di sicurezza: scomparsa di barre di combustibile, collasso delle torri di raffreddamento, mancanza di controlli sulla contaminazione radioattiva delle acque di falda, mancata comunicazione di problemi all'impianto. Solo lunedi scorso la Nuclear regulatory commission (Nrc) Usa aveva riconosciuto l'ennesima fuga radioattiva dal reattore nel 2005 e la stessa Nrc sta attualmente indagando sulle accuse da parte dei lavoratori della Vermont Yankee su fughe radioattive dalle tubazioni sotterranee dell'impianto.
Secondo Jim Riccio, nuclear policy analyst di Greenpeace Usa, «Con questo voto lo Stato del Vermont ha mandado un chiaro messaggio all'industria nucleare e al presidente Barack Obama, che la settimana scorsa ha annunciato la sua decisione di "regalare" all'industria nucleare 8 miliardi e 300 milioni di dollari in prestiti garantiti per costruiire due centrali nucleari, le prime in 30 anni negli Usa. Questo Paese non ha bisogno di nuove centrali, dovrebbe invece poter chiudere le vecchie e deteriorate centrali esistenti e passare ad un sistema energetico sostenible basato sulle rinnovabili. Il rinascimento nucleare è nato morto. Siamo in grado di mandare in pensione reattori vecchi, decrepiti e lesionati come il Vermont Yankee e contribuire così ad inaugurare la rivoluzione energetica della quale l'America ha bisogno. Quando gli americani hanno la possibilità di scegliere il tipo di energia che vogliono nelle loro comunità, non vogliono il nucleare. Il Vermont ha chiuso con il mito del cosiddetto rinascimento nucleare. Greenpeace chiede ai legislatori del Vermont di votare anche alla Camera contro il "relicensing", in modo che l'America riceva un messaggio forte e chiaro».
Jarred Cobb, responsabile di Greenpeace in Vermont, è più che soddisfatto: «Dai farmers ai maestri di scuola, dagli imprenditori agli studenti, la gente del Vermont è nella stragrande maggioranza a favore di un futuro energetico che si basi sulle fonti rinnovabili pulite e sicure come l'eolico e il solare. Le comunità che vivono all'ombra della Vermont Yankee hanno dovuto preoccuparsi troppo a lungo di questo reattore invecchiato».