[26/02/2010] News
LIVORNO. Dopo la collisione tra un portacontainer ed un rimorchiatore avvenuta a largo di Genova, malgrado l'immediato intervento dei mezzi antinquinamento italiani, si è prodotto uno sversamento di idrocarburi che attualmente si troverebbe al largo della costa mediterranea della Francia.
Il Préfet maritime de Méditerranée in stretto collegamento con i ministro francese all'ecologia Jean Louis Borloo, ha dato il via ai meccanismi di intervento previsti dal piano "Ramogepol", un accordo sulla sicurezza marittima che lega l'Italia, il Principato di Monaco e la Francia.
Borloo, ha detto: «Sono scandalizzato per questo incidente che avrebbe potuto ampiamente essere evitato. Questo non è accettabile! Mi dispiaccio anche che l'allarme non sia stato dato sufficientemente presto per evitare questo flagello che si ritrova oggi al largo delle nostre coste. Adesso, l'importante è dar prova della più grande reattività possibile per limitare i danni e proteggere il nostro litorale così come l'ambiente marino. Evidentemente, siamo molto attenti alle operazioni in corso. Dobbiamo anche rafforzare le nostre procedure di cooperazione transfrontaliera perché possiamo agire più velocemente e più efficacemente dal primo allarme».
I comuni d costieri di Cagnes e Hyères (quest'ultimo ospita la nota area marina protetta di Port Cros) sono in allarme per il possibile arrivo della marea nera.
I francesi hanno inviato anche mezzi aerei e aspettano e coordinano i mezzi navali italiani francesi e italiani che stanno intervenendo sul fronte dell'inquinamento. Sul posto è arrivata anche una nave fornita dall'armatore della portacontainer che è stata protagonista dell'incidente. Da ieri, grazie al tempo clemente le imbarcazioni anti-inquinamento sono riuscite a raccogliere la maggior parte delle parti solide degli idrocarburi.