
[04/03/2010] News
FIRENZE. Nei giorni scorsi anche il governo si è interessato ad alcune applicazioni che può offrire la tecnologia del solare termico. In particolare il sottosegretario all'ambiente Roberto Menia ha visitato alcune aziende friulane utilizzattrici e produttrici di pannelli solari termici tra cui la Super Solar di Arrigo Burello che tra l'altro è vicepresidente di Assolterm, l'associazione nazionale del settore.
Greenreport ha sentito Burello a cui abbiamo chiesto di fornirci alcuni particolari sull'utilizzo del solare termico nella realtà regionale in cui opera.
«Le applicazioni di questa tecnologia sono molte sia in ambito privato che produttivo. Il solare termico può trovare impiego in tutti quei settori dove si utilizza acqua calda. Anche nel settore agroalimentare ci sono molte esperienze: in questi giorni è stato fatto riferimento al prosciuttificio Framon Spa di San Daniele del Friuli, azienda che già collabora con Super Solar e che a breve sarà il primo impianto di produzione solarizzato del Consorzio prosciutto di San Daniele».
In Friuli Venezia Giulia, la Regione in cui opera con la sua azienda, come sta andando il settore del solare termico?
«Penso di poter affermare senza essere smentito che la mia è la Regione più solarizzata d'Italia come m2 installati procapite, grazie all'azione di diffusione e supporto che noi offriamo insieme a quella di molti colleghi».
Lei è vicepresidente nazionale di Assolterm, ci sono gli stessi riscontri positivi anche nelle altre regioni?
«Sostanzialmente si. Io opero in questo settore da molti anni e negli ultimi 4-5 anni grazie ad una sensibilità ambientale aumentata anche per merito dei mass media, in seguito ai problemi del clima e alla produzione di CO2 e agli impegni imposti dalla normativa europea (direttiva 20-20-20 ndr), è incrementato il ricorso alle fonti rinnovabili e al solare termico anche per risparmiare in bolletta. Ora la crisi e la congiuntura economica sfavorevole hanno rallentato leggermente il mercato. Prima si pensa alle necessità di base, alle spese non rimandabili. Ricordo però che per un impianto medio ci vogliono circa 4000 euro di investimento iniziale che poi si recuperano in 4-5 anni, quindi l'investimento viene ammortizzato velocemente. Ma il rallentamento a cui facevo riferimento è dovuto anche ad un altro motivo».
Ce lo dica.
«Siamo leggermente oscurati dai "cugini" del solare fotovoltaico settore a cui si fa riferimento grazie agli incentivi del Conto energia. Eppure un impianto solare termico per fare 3kW ha bisogno di 4-5 m2 mentre un fotovoltaico di 25 m2 con un impiego di tetti o di suolo ben superiore e una resa che è un quarto un quinto rispetto a quella del solare termico».
Assolterm ha scritto al ministro Scajola per fare presenti le istanze del settore. Cosa chiedete?
«E' necessario indirizzare le politiche energetiche verso un riequilibrio dell'attenzione data a termico ed elettrico, bisogna bilanciare gli incentivi, con un indirizzo oggi a favore del solare termico che ha una resa alta e quindi ha forse bisogno anche di meno contributi. Recentemente il Dossier Enea sugli Usi termici delle fonti rinnovabili, ha messo in evidenza, come mettendo sullo stesso piano energia elettrica ed energia termica, sia più conveniente incentivare il termico a parità di energia prodotta».
Cosa potete offrire come settore, ad esempio ci sono margini per riconversioni da altre produzioni?
«Certo, il settore del solare termico può essere obiettivo di riconversioni da altri settori, penso a quello dell'edilizia che è in stallo. Si può creare manodopera locale per tutta la filiera delle rinnovabili termiche, stiamo parlando di un'industria meccanica e termoidraulica, comprendente piccole e medie imprese specializzate nel solare fino a grandi aziende termoidrauliche».
Il settore del solare termico quindi chiede un riequilibrio dell'incentivazione e ruolo paritario per tutte le tecnologie rinnovabili anche in vista della scadenza di giugno, quando deve essere inviato alla Commissione europea il Piano di azione nazionale per le Energie rinnovabili.