[04/03/2010] News toscana
FIRENZE. Attraversare una strada ad intenso traffico per un piccolo animale è un'impresa che non sempre viene portata a compimento. Anfibi, ricci, scoiattoli sono spesso destinati ad essere investiti dalle auto anche quando (e non sempre avviene) vengono rispettati i limiti di velocità e i conducenti sono particolarmente attenti. Il rischio e la frequenza di investimenti aumenta lungo le strade che costeggiano o attraversano le aree protette come ad esempio avviene in val di Cornia in prossimità del bosco costiero di Rimigliano a Bolgheri o l'oasi Wwf di Orti Bottagone a Piombino. «In orario notturno i barbagianni - informa Paolo Maria Politi, responsabile Wwf Piombino Val di Cornia - lasciano le penne sulla strada Geodetica perché non si rispettano i limiti». Per ora l'associazione è riuscita a mettere al sicuro gli anfibi: «collegato al rifacimento del tratto di Geodetica che attraversa l'oasi, c'è un viadotto ecologico con barriere anti attraversamento alte 30 centimetri per circa 600 metri che le rane non possono saltare e quindi non arrivano alla strada», ma ora con la collaborazione del comune di San Vincenzo si sta pensando anche agli scoiattoli.
«In Europa - ha aggiunto Politi - sono state sperimentate con successo soluzioni tese a ridurre al minimo gli attraversamenti "a raso" degli scoiattoli. Ha prodotto indubbi benefici l'esperienza condotta in Scozia nel parco nazionale di Trosslach dove sono state installate "funi di attraversamento" a collegare fasce boschive contigue, separate da arterie viarie ad alta densità di traffico, come qui in estate». Con il progetto del Wwf "Un ponte per lo scoiattolo" (in realtà i ponti saranno 4) saranno posizionate entro maggio lungo la via della Principessa, le funi dove sono stati segnalati più numerosi i casi d'investimento, privilegiando come base alberi di grandi dimensioni. «I "ponti" saranno in materiale naturale posizionati ad altezza di almeno 7 metri da terra, e dovranno essere fissati alla base di robuste ramificazioni con accorgimenti tali da non pregiudicare l'integrità dell'albero e garantire la sicurezza stradale» ha concluso l'esponente del Wwf.