[05/03/2010] News toscana
LIVORNO. Realizzare la nuova pista di un aeroporto utilizzando gli inerti della pavimentazione preesistente senza produrre scarti? Oggi è possibile, e lo sta facendo lo scalo Alatoscana di Marina di Campo dove sono in corso i lavori per l'allargamento della lingua di asfalto che tutti gli anni accoglie centinaia di aerei e turisti. A vincere la gara è stata l'impresa Pierino Vanni di Cecina che ha ha coinvolto la ditta Bindi di San Giovanni Valdarno.
E' stata proprio quest'ultima a intervenire nel comune elbano con l'impianto mobile che mescola e ricicla il materiale inerte prodotto dallo smantellamento della pista e della sua base d'appoggio. L'attrezzatura è stata prodotta dalla ditta Wirtgen ed è già stata utilizzata dalla Bindi per lavori stradali e per la pavimentazione della pista di Ciampino a Roma.
La riciclatrice infatti può essere utilizzata nel ripristino in situ di pavimentazioni stradali ed è equipaggiata con un gruppo fresante integrato. «La macchina - spiegano dalla Wirtgen - è particolarmente flessibile, in quanto consente di aggiungere all'impasto boiacca cementizia, emulsione bituminosa o bitume schiumato».
I lavori vengono quindi realizzati utilizzando il materiale di scarto della vecchia pavimentazione della pista che vengono fresati e sminuzzati, e poi di nuovo impastati con bitume o cemento, a secondo dell'opera da realizzare. Un sistema innovativo ad alta tecnologia che rientra nelle buone pratiche - possibili anche nel settore edile - con il quale è stato ridotto l'uso di mezzi pesanti per il trasferimento degli scarti dello smantellamento ed è stato ridotto anche l'utilizzo di materie prime.
Per l'intervento, che consiste nell'allargamento della pista da 23 a 30 metri, non verranno quindi prodotti inerti.