[30/07/2009] News
LIVORNO. L'Indonesia, terzo Paese del mondo per estensione di foreste "naturali", potrebbe perdere la gran parte delle sue foreste tropicali entro il 2015. La colpa è della crescente deforestazione e dal lassismo del governo che non mette in atto le politiche di salvaguardia e di riforestazione. A dirlo al "The Jakarta Post" è Rinekso Soekmadi, un esperto in forestazione e direttore per la cooperazione internazionale Bogor institute of agriculture (Ipb), che chiede al governo di prendere misure severe riguardanti i titolari delle concessioni forestali in vigore perché procedano al rimboschimento delle aree forestali.
«In caso contrario - dice Soekmadi - tutte le foreste naturali andranno perse entro il 2015. Questa è la peggiore delle ipotesi in base agli attuali tassi di deforestazione». Il governo di Jakarta, ha individuato all'interno dei 64 milioni di ettari di foreste naturali del Paese già 120 milioni di ettari da concedere all'industria del legname. Secondo Rinekso, «gran parte del totale di 120 milioni di ettari di foresta in concessione si trovano all'interno di foreste naturali».
Secondo il Guinness Book of World Records l'Indonesia ha il tasso di deforestazione più alto del mondo: ogni ora viene abbattuta un'area forestale grande come tre campi di calcio. Nel 1997 sono stati rasi al suolo circa 1,8 milioni di ettari di foresta, una cifra che è salita a 2,8 milioni di ettari all'anno tra il 1998 e il 2000, per poi ridiscendere 1,8 milioni di ettari.
«La tendenza alla diminuzione della deforestazione da 2,8 milioni di ettari nel 1990 al livello attuale di circa 1 milione di ettari - spiega Rinekso - non è dovuto al miglioramento della gestione forestale. E' perché non abbiamo più abbastanza foreste esistenti. Il governo della gestione forestale avrebbe anche molti vantaggi per i titolari di concessione, ma non esiste alcuna politica chiara che richieda loro di assumersi seriamente la responsabilità di una serio esaurimento delle foreste del Paese. Molti titolari di concessioni forestali abbandonano le aree senza ripiantare alberi».
Il veloce arretramento delle foreste indonesiane sta provocando un'accelerata erosioni di habitat unici di piante ed animali che fanno dell'Indonesia uno degli scrigni della biodiversità planetaria: circa 3.700 specie, ovvero il 15% del totale mondiale, vivono nelle migliaia di isole dell'arcipelago indonesiano e nelle sue fitte foreste pluviali. Anche decine di milioni di indonesiani dipendono per la loro sopravvivenza direttamente dalle risorse naturali e dai servizi ecosistemici forniti dalle foreste.
Mentre lascia disboscare il suo territorio, l'Indonesia assicura che le foreste sono la sua assicurazione contro il global warming e chiede compensazioni e finanziamenti per salvaguardarle. Elfian Effendi , direttore esecutivo di Greenomics Indonesia, spiega al "The Jakarta Post" che: «I titolari delle concessioni devono rispettare l'obbligo di reimpianto di alberi, come previsto nella registrazione delle loro licenze. Se non riescono a sostenere i loro piani aziendali che prevedono la salvaguardia delle are in concessione nelle quali lavorano, i manager di queste società dovrebbero essere messi in prigione».