[09/03/2010] News

Il neo sviluppo scientifico della Cina: rinnovabili a Da’an, expo di Shangai, città tecnologica di Binhai

LIVORNO. La  Aviation industry corporation of China (Aicc) ha annunciato che  investirà «3,3 miliardi di yuan (483,9 milioni di dollari) nel nord-est della Cina per sviluppare imprese legate alle energie rinnovabili». La Aiccc è un'azienda statale e ha firmato un accordo con il governo nella città di Da'an, nella provincia di Jilin, per realizzare pale eoliche da 200.000 KW, centrali a gas naturale da 100.000 KW, e impianti fotovoltaici da 40.000 kW. «Il calore dissipato dalla centrale a gas naturale sarà utilizzato per riscaldare le case», informa la compagnia.

L'area di  Da'an è ricca di gas e l'ambiente è favorevole sia all'eolico che al solare. Secondo quanto si legge sul sito dell'amministrazione di Da'an «Circa 2 miliardi di metri cubi dei giacimenti di gas naturale possono essere sfruttati e la durata media di soleggiamento è di 3.013 ore all'anno». Il ministro delle finanze cinese, Xie Xuren, ha assicurato che «Il governo sovvenzionerà le compagnie legate alle energie rinnovabili e la farà beneficiare di misure incentivanti per raggiungere l'obiettivi di riduzione (dei gas serra)».

Intanto in Cina si avvicina la data dell'Expo mondiale di Shanghai e il ministro della scienza e della tecnologia, Wan Gang, ha rivelato che durante l'esposizione universale saranno applicate nuove tecnologie di punta  «Al fine di rispondere al tema "Migliore città, migliore vita" con tutte le ultime tecnologie». In una conferenza stampa a margine della sessione annuale del Comitato nazionale della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, Wan ha spiegato che «Le energie pulite saranno utilizzate nell'alimentazione di elettricità di questa esposizione di sei mesi, che aprirà le sue porte il primo maggio. Il sito dell'esposizione, che si estende su 5,8 km2 sarà equipaggiato di generatori da 4,6 MW funzionanti ad energia solare. E' anche in corso la costruzione di un gruppo composto da 34 pale eoliche da 3 MW».

Ma è tutto il vertice del partito comunista a dare la linea della nuova crescita "verde e tecnologica" della Cina: durante le riunioni in corso dell'Assemblea nazionale del popolo (il palamento), il presidente cinese Hu Jintao ha ricevuto un gruppo di deputati della municipalità di Tianjin, una metropoli industriale nel nord della Cina, ed ha sottolineato l'importanza dello sviluppo scientifico della  nuova zona di Binhai.

Si  tratta di un "nuovo"  sobborgo di Tianjin, in realtà una vera e propria  gigantesca città satellite di 1,4 milioni di abitanti, tra Pechino e il golfo di Bohai, che nelle intenzioni del governo comunista deve essere «un motore economico che stimoli lo sviluppo del nord del Paese».

«Questa zona - ha detto Hu - gioca un ruolo importante nell'applicazione del concetto di sviluppo scientifico e si concentra sul miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti e la risoluzione delle questioni di interesse pubblico. La città deve assicurare uno sviluppo socio-economico coordinato e continuare a migliorare le sue capacità in materia di urbanizzazione, costruzione e gestione, al fine di fare di Tianjin una città internazionale e moderna».

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