[09/03/2010] News
LIVORNO. Secondo un rapporto di Innovation pour le développement et la protection de l'Environnement" (Idpe), una Ong della Repubblica democratica del Congo (Rdc), i soldati della XV e XVIII brigata delle Forces armées de la Rdc (Fardc), che stazionano da diversi mesi nel settore di Vitshumbi, a circa 70 km a nord di Goma, il capoluogo della provincia del Nord-Kivu, avrebbero abbattuto 7 ippopotami, 2 elefanti, 3 scimpanzé, 4 babbuini all'interno del Parco nazionale del Virunga, un sito patrimonio mondiale dell'Unesco. Il parco del Virunga, istituito nel 1925 con un decreto del re del Belgio, è tra i più vecchi parchi nazionali del mondo ed è l'unico luogo dove sopravvivono i gorilla di montagna.
«Diversi uccelli migratori e rettili servono ugualmente da cibo a questi militari - denuncia il coordinatore dell'Idpe Bantu Lukambo - A parte il bracconaggio, I militari implicati esercitano anche la pesca illegale e distruggono gli alberi per farne della brace. Questo bracconaggio è fatto sotto gli occhi di tutte le autorità. Deploriamo la colpevole passività dei responsabili militari che, pur essendo informati della situazione, non prendono misure appropriate per la protezione di queste specie in via di estinzione. Ogni volta che torniamo sul campo, proviamo ad andare dalle autorità militari; mostriamo loro quel che fanno i militari che sono sul terreno presentando le fotografie che abbiamo fatto sul campo. A volte ci dicono che se ne interesseranno, ma non vediamo alcun cambiamento da parte dei nostri militari».
Dopo la pubblicazione del rapporto, l'amministrazione del territorio di Vitshumbi ha confermato la strage di animali selvatici ma ha detto di non conoscere gli autori. Il comandate della Zona I che controlla il settore del Virunga, il colonnello Yav, ha assicurato che sono in corso delle inchieste e che i colpevoli all'interno delle Fardc saranno puniti.
Gli ambientalisti hanno un grande coraggio a denunciare il bracconaggio dei militari in un'area dove il confine tra soldati, ribelli e predoni è molto labile e dove la vita dei difensori dei diritti umani e dell'ambiente a volte vale meno di quella di un babbuino. Il rapporto dell'Idpe arriva qualche giorno dopo l'allarme lanciato dall'Institut congolais pour la conservation de la nature (Iccn) che denuncia l'occupazione illegale del Parco nazionale del Virunga da parte di villaggi, contadini che aprono coltivazioni nella foresta e dei militari delle Fardc che si danno al bracconaggio senza ritegno.
Secondo il responsabile dell'Iccn «La presenza dei villaggi e dei militari in questo parco è alla base della scomparsa di specie rare della fauna congolese e della deforestazione che svuota il parco delle sue essenze esotiche e naturali».