[10/03/2010] News
LIVORNO. Il nord-ovest della costa della penisola dello Jutland, la parte continentale della Danimarca, è colpita da ieri da una marea nera di petrolio larga circa due metri e lunga ben 30 chilometri. Un esperto ambientale del comune danese di Hjørring, Viggo Larsen, ha detto al quotidiano Politiken che «Questo inquinamento rappresenta un avvenimento grave. La flotta militare (Sok) che sta pattugliando le acque danesi alla ricerca di segni di navi colpevoli di fughe di carburante o di sversamenti, non ha segnalato alcuna nave sospetta. Ho parlato con alcuni esperti, che pensano che questa marea nera potrebbe essere stata causata da un sisma accaduto qualche tempo fa al largo della costa danese».
In effetti un terremoto di 4,7 gradi della scala Richter ha avuto luogo il 19 febbraio e il suo epicentro era situato nel Mare del Nord a 10 km di profondità e a circa 70 km da Thisted, una regione danese dello nord-ovest dello Jutland. Il petrolio potrebbe essere quindi essere risalito da una frattura creatasi nel d fondale marino.
Le agenzie ambientali dello Jutland e il comune Hjørring hanno raccolto campioni di petrolio per sottoporli ad analisi presso il Danmarks Miljø Undersøgelser per capire la loro origine.
La marea nera ha toccato per prima la costa di Nørlev Strand nord a Lønstrup e più a sud i comuni di Grønhøj e Jammerbugt, con depositi di petrolio solidificato che raggiungono anche i 10 cm di spessore.
Secondo Larsen l'estensione della macchia di petrolio non era inizialmente molto ampia, ma il lungo viaggio il mare l'ha estesa ed ora la pulizia delle coste richiederà molto tempo: «Ci sono molte persone che hanno segnalato uccelli imbrattati di petrolio - ha detto a Politiken - per cui abbiamo chiesto all'agenzia per le foreste e la natura di andare sul fronte dell'inquinamento e sopprimere gli uccelli che sono ricoperti di petrolio, in modo da non farli soffrire».