[11/03/2010] News
FIRENZE. La Commissione Ue non perde occasione per ribadire la sua posizione sul nucleare. Oggi è stata la volta della portavoce del commissario Ue all'energia, Marlene Holzner, che presentando a Bruxelles le stime preliminari sul raggiungimento del target del 20% di energie da fonti rinnovabili entro il 2020 ha dichiarato «Quando parliamo di energie rinnovabili non parliamo mai di nucleare. La politica della Commissione non è cambiata, e continua a considerare fonti rinnovabili solo quelle derivanti da sole, vento, biofuel e biomasse».
La portavoce ha poi specificato «La Commissione non ha competenze sul mix energetico, pertanto noi non interferiamo sulla scelta a favore o contro il nucleare. Ciò che per noi è importante è che vengano garantiti standard di sicurezza molto alti, perché ciò è un aspetto che riguarda tutti i cittadini della Ue».
In seguito alle notizie giunte da Bruxelles (l'Italia non riuscirà a raggiungere gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile entro il 2020, vedi altro pezzo di greenreport.it) non si sono fatte attendere le reazioni dei Verdi «Mentre il governo ha deciso letteralmente di 'buttare' 34 miliardi di euro dei contribuenti su delle centrali nucleari obsolete e pericolose - ha dichiarato il presidente nazionale Angelo Bonelli-, che l'Europa non considera una fonte verde e che i cittadini non vogliono, gli altri paesi europei stanno investendo con decisione sulle fonti rinnovabili, che rappresentano le energie del futuro. Questo significa che tra non molto tempo l'Italia, il Paese del Sole, sarà costretta ad acquistare energia rinnovabile da altri paesi europei».
I Verdi confermano: la scelta nucleare toglie risorse alle energie rinnovabili, inoltre «non puntare sulle energie verdi significa rinunciare a centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro: in Germania grazie alla green economy ne sono stati creati 650 mila» ha concluso Bonelli.