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[12/03/2010] News
LIVORNO. A 40 giorni dell'Earth Day 2010, anche Sierra Club si è unita ieri ai leader della comunità ambientalista statunitense che hanno firmato una dichiarazione che invita il Senato degli Stati Uniti ad agire rapidamente per l'energia pulita e i cambiamenti climatici. Il 40 sembra il numero magico di questa iniziativa: 40 anni dopo la prima Giornata della Terra, a 40 giorni dall'Earth Day 2010, 40 associazioni ambientaliste americane esortano il Senato ad abbandonare l'indecisione ed a rimuovere gli ostruzionismi per dare soluzioni reali alla crisi climatica ed energetica.
La Dichiarazione è stata fermata ieri al West Lawn, davanti al Campidoglio Usa a Washington, dalla presidente di Sierra Club Allison Chin e dai leader di League of Conservation Voters, Naacp, Rock the Vote, Natural Resources Defense Council, Hip Hop Caucus, Environment America, Truman National Security Project e Earth Day Network, manifestazioni simili si sono svolte e si stanno svolgendo in questa settimana in tutti gli Stati Uniti e coinvolgono associazioni che vanno da quelle più progressiste e legate ai democratici a quelle dichiaratamente conservatrici e repubblicane, fino alle associazioni religiose e dei veterani..
«L'inquinamento dei fiumi a Cleveland e le piattaforme offshore che hanno vomitato milioni di galloni di petrolio sulle spiagge della California sono stati due degli eventi che hanno catapultato le problematiche ambientali in primo piano, contribuendo a galvanizzare il nascente movimento ambientalista a riunire tutti gli americani nella celebrazione del primo Earth Day, che compirà 40 anni il mese prossimo - ha ricordato Allison Chin - Molti progressi sono stati fatti da allora nel ripulire l'aria americana, per pulire i nostri fiumi, laghi e corsi d'acqua; proteggere le nostre terre, e compiere i primi passi per uscire dalla nostra dipendenza dai combustibili sporchi e costruire la clean energy economy del domani. Però i grandi progressi restano elusi. Siamo ormai alla vigilia di un'azione decisiva per liberarci da questa dipendenza dal petrolio e dallo sporco carbone, per creare milioni di nuovi posti di lavoro nell'energia pulita che saprà rilanciare la nostra economia sulla strada della prosperità, ed avviarsi ad affrontare la più importante sfida ambientali sfida che abbiamo mai affrontato: il riscaldamento globale. Non sorprende, tuttavia, che le forze della confusione, della negazione e del ritardo, non intendano arrendersi senza lottare. In primo luogo, le Big Oil (le grandi compagni petrolifere, ndr) e gli altri inquinatori che hanno seguito l'esempio dell'industria del tabacco e finanziano da decenni un lunga campagna per minare la scienza, una campagna che negli ultimi tempi ha rifatto purtroppo capolino ancora una volta. Poi, hanno trascorso gli ultimi anni cercando di proteggere i loro profitti, prevedendo un'apocalisse economica se si farà qualcosa per mettere un prezzo all'inquinamento, al fine di cominciare a costruire l'economia dell'energia pulita. Beh, non abbiamo fatto nulla e l'economia è crollata in ogni caso, in larga misura a causa delle centinaia di miliardi di dollari di energia sporca drenati ogni anno proprio da loro, miliardi spesi nel petrolio d'oltremare, miliardi spesi per la cura dei bambini e degli anziani, le nuove vittime dell'aria sporca, e in più i miliardi spesi per pagare gli altri costi nascosti dell'energia sporca. Ora, questi stessi inquinatori stanno spendendo centinaia di milioni di dollari all'anno per gli attacchi e le armi di un esercito di lobbisti di Washington. Queste persone faranno più o meno nient'altro che fermare il progresso, anche se questo significa commettere frode e inviare lettere false. Peggio ancora, stanno cercando di restringere Clean Air Act, una delle leggi ambientali fondamentali della nostra nazione. Nel corso dei prossimi 40 giorni, abbiamo bisogno che i senatori dichiarino la loro indipendenza dalle Big Oil e dagli altri interessi particolari inquinanti a Washington. Abbiamo bisogno di loro per difendere i lavoratori delle costruzioni di turbine eoliche in Arkansas per i lavoratori in Michigan che realizzano veicoli puliti, che ridurranno la nostra dipendenza dal petrolio e contribuiranno a pulire l'aria, e per le persone di tutto il mondo che sono stanche di pagare di tasca propria le Big Oil, invece di proteggere il pianeta per le generazioni future. Abbiamo bisogno di senatori che si battano per il Clean Air Act e contro il denaro sporco degli inquinatori che piove su Washington D.C. E, ancora più importante, abbiamo bisogno di senatori che vadano avanti con un piano bipartisan che comprenda più lavoro, meno inquinamento e una reale indipendenza e sicurezza energetica per l'America. Sono orgogliosa di firmare oggi questa Dichiarazione perché è il momento in cui abbiamo dichiarato la nostra indipendenza dagli interessi particolari degli inquinatori e di terminare il lavoro che abbiamo iniziato circa 40 anni fa».
Ecco i gruppi che hanno già firmato la Dichiarazione "Urge Senate to Act as 40th Anniversary of Earth Day Approaches": 1Sky; Audubon; American Hunters and Shooters; American Rivers; American Values Network; Campus Progress; Center for American Progress Action Fund; Clean Water Action; Chesapeake Climate Action Network; Climate Protection Action Fund; Climate Solutions; Defenders of Wildlife; Democracia Ahora; Earth Day Network; Environment America; Environmental Defense Action Fund; Environmental Law and Policy Center; Green for All; Hip Hop Caucus; Interfaith Power and Light; La Onda Verde; League of Conservation Voters; National Catholic Rural Life Conference; National Wildlife Federation; NWF Campus Ecology; Natural Resources Defense Council Action Fund; Oceana; Operation Free; Rock the Vote; Sierra Club; Southern Alliance for Clean Energy SACE; Southern Energy Network; StudentPIRGs; SustainUS; Truman National Security Project; Union of Concerned Scientists; Veterans for Common Sense; Voces Verdes; World Wildlife Fund; The Wilderness Society.