[12/03/2010] News
ROMA. Scommettere sull'economia verde e sull'ambiente è la sfida più importante per contrastare la recessione, creare posti di lavoro e nuove imprese, ma l'Italia, se vuole essere protagonista di questa sfida, non può fare affidamento sul governo della destra, che ha una visione terribilmente vecchia e miope dello sviluppo. Deve far leva sulle Regioni, sulle iniziative territoriali, sullo spirito di innovazione delle imprese. La vittoria del centrosinistra è la condizione per costruire l'economia del futuro.
La scelta del governo di tornare al nucleare porta con sé non solo problemi irrisolti di sicurezza e di smaltimento delle scorie, ma anche costi economici altissimi. E le centrali annunciate, che sarebbero costruite con tecnologie ormai in via di superamento e comunque non realizzate prima del 2020, produrrebbero peraltro meno del 5 per cento del fabbisogno energetico nazionale.
Vogliamo svelare tutte le bugie e le contraddizioni della destra sul nucleare. Il governo, per timore di perder voti, non vuole scoprire prima delle elezioni le carte sulla scelta dei siti, mentre i candidati della destra balbettano o fanno finta di essere contrari se la localizzazione dovesse ricadere sul proprio territorio. Una situazione che ha ispirato una folgorante vignetta di Altan: ‘Berlusconi sì, ma non nel mio giardino'. Ma le bugie e le contraddizioni hanno le gambe corte.