[12/03/2010] News

Putin fa l'indiano col nucleare civile, i mig, il supercaccia e la portaerei

LIVORNO. Il premier russo Vladimir Putin è in India per firmare un quindicina di accordi per un valore di oltre 10 miliardi di dollari, uno di questi riguarda un accordo di cooperazione sul nucleare civile con un protocollo di intesa per la costruzione dei nuovi reattori della centrale indiana di Kudankulam. Putin ha detto oggi a New Delhi, durante una videoconferenza con uomini d'affari indiani, che «La cooperazione con l'India in materia energetica comporterà la costruzione dei reattori, la fornitura del combustibile e di attrezzature di trattamento delle scorie nucleari». Il premier russo ha sottolineato: «Considero la produzione di elettricità nucleare come un settore promettente di cooperazione tra i due Paesi».

Dopo Cernobyl il nucleare russo non è certo sinonimo di sicurezza, ma Putin ha spiegato agli indiani che «I reattori nucleari di nuova generazione messi a punto in Russia sono stati impiegati in diversi siti della Federazione della Russia e sono considerati come i più sicuri al mondo».

Strano, perché solo 4 giorni fa, alla Conferenza sul nucleare civile dell'Ocse a Parigi, il presidente francese Nicolas Sarkozy giurava che il nucleare più sicuro era quello francese, mentre bisognava stare attento a quello a basso costo e di scarsa qualità, che tradotto vorrebbe dire "russo". D'altronde a questi livelli non si possono fare "i nomi": la concorrenza-collaborazione nucleare tra Francia e Russia si basa anche sulla complicità, a cominciare dalle scorie nucleari francesi che finiscono in Siberia...

Ma, tanto per smentire ogni legame tra nucleare civile e militare, l'altro piatto forte della visita di Puntin in India è la vendita di 29 caccia MiG-29 al Paese asiatico e un contratto supplementare per la riparazione e l'ammodernamento della portaerei indiana Vikramadytia, che poi sarebbe l'ex Admiral Gorchkov di cui si è disfatta la Russia. Inoltre russi e indiani si preparano a costruire insieme, tra il 2015 e il 2016, un caccia di quinta generazione.

Il presidente del gruppo russo Soukhoi, Michail Pogossian, ha spiegato che «L'India sarà il solo partner strategico della Russia nella costruzione di caccia di quinta generazione. La nostra cooperazione con la parte indiana sarà paritaria, ma non escludo che questo aereo sarà richiesto sul mercato internazionale».

Si tratta del caccia T-50 che i russi stanno sviluppando dagli anni '90 e che recentemente ha eseguito voli di prova Komsomolsk sull'Amour, nell'estremo oriente russo. Un aereo tattico che mette insieme le caratteristiche di un aereo di assalto di un caccia classico, dotato di "pilotaggio elettronico" e di un radar ultramoderno che permette al pilota di concentrarsi esclusivamente sul combattimento. L'aviazione indiana dovrebbe averlo a disposizione entro il 2020. Chissà come saranno contenti i pakistani e i cinesi di questa alleanza strategica tra i loro "nemici" e concorrenti, ma soprattutto come saranno felici i milioni di affamati e analfabeti che vivono in India...

Come contorno a questo menù atomico-militare russi e indiani oggi firmano anche un protocollo di cooperazione e un accordo quadro sui fertilizzanti minerali e un documento per la creazione di una joint venture per la produzione delle strutture terrestri per il sistema di navigazione satellitare Glonass.

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