[16/03/2010] News

Rosguidromet: il 2009 è stato più freddo del 2008, ma il riscaldamento climatico continua

LIVORNO. Secondo un rapporto presentato dal Rosguidromet (il servizio meteorologico russo) «Se l'anno 2009 è stato più freddo del 2008, il livello medio delle temperature è rimasto superiore al normale». Il rapporto, pubblicato da annews.ru, si occupa delle particolarità climatiche della Russia (il Paese più grande del mondo) e spiega che i dati presi nel loro insieme «non rimettono in causa il riscaldamento climatico, che prosegue».

Secondo i dati di Rosguidromet «L'anno 2008 è stato più caldo di 1,87 gradi in rapporto al normale, e il 2009 di 0,55 gradi».

Anche per Alexei Kokorin, responsabile del programma clima ed energia del Wwf Russia, non si può parlare di un'inversione del trend delle temperature: «Semplicemente, la variabilità spazio-temporale del clima è in crescita. Quella che conta non è la temperatura media di un mese oppure dell'altro, ma il numero dei fenomeni pericolosi, perché sono questi che causano i danni».

E il rapporto di Selon elenca 390 fenomeni climatici pericolosi in Russia (quelli che chiamiamo eventi meteorologici estremi). Se è vero che sono calati di 14 come numero rispetto al 2008, però in Russia le forti piogge, i venti violenti, le tempeste, il freddo estremo, le ondate di calore, le grandinate devastanti e le nebbie persistenti hanno causato per 385 volte un danno economico o per la popolazione, il 36% in più che nel 2008, ma il 51% in meno che nel 2007, che rimane l'anno record dell'impazzimento climatico in Russia.

Secondo Kokorin «Stiamo assistendo a un riscaldamento debole ma globale, ma sarebbe più giusto parlare di una modificazione, di uno squilibrio del clima. E' questo "movimento del bilanciere" che provoca un gran numero di fenomeni, che sono sia le ondate di calore che gli inverni rigidi, le siccità o le inondazioni. E' questo che causa i danni, e bisogna attendersi che in futuro i fenomeni pericolosi siano più frequenti e più violenti. Con tutta probabilità, raddoppieranno nel prossimo decennio».

 

Torna all'archivio