[17/03/2010] News toscana
FIRENZE. Primi effetti dell'accordo tra provincia e comuni dell'area fiorentina per i provvedimenti di emergenza da prendere in seguito ai superamenti dei limiti del Pm10. Secondo le rilevazioni di Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale), ieri la centralina di Ponte alle Mosse (a Firenze) ha segnato un valore medio giornaliero del Pm10 pari a 67 microgrammi per metro cubo, mentre il valore limite è di 50 microgrammi per metro cubo.
Il comune di Firenze quindi ha firmato oggi un'ordinanza in cui dispone di non tenere acceso il riscaldamento per più di otto ore al giorno e di ridurre la temperatura impostata (massimo 17 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, massimo 18 per gli altri edifici). Sono esclusi gli impianti installati negli edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura, luoghi di ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili.
Oltre al riscaldamento, il comune invita anche a usare meno l'auto a vantaggio dei mezzi pubblici, dagli autobus alla tramvia al treno. Il primo step di provvedimenti si limita appunto ad inviti la cui attuazione è poco controllabile.
La seconda fase di provvedimenti invece scatterà da sabato: se la situazione dell'inquinamento non migliorerà, oltre ai provvedimenti in vigore da domani, ci sarà una limitazione dell'accesso e della circolazione in ztl per i veicoli più inquinanti dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Lo stop riguarderà i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote, i motocicli a 2 tempi, le auto euro 1 se a benzina o euro 2 e 3 se diesel, e per i veicoli merci diesel euro 1.
L'ultima fase con provvedimenti ancora più restrittivi scatterà da lunedì: se ancora ci dovessero essere sforamenti di polveri sottili, per il 22 marzo gli stessi tipi di veicoli non potranno circolare, negli stessi orari, non solo in ztl ma in tutto il centro abitato di Firenze e del Galluzzo.
Dall'amministrazione comunale comunicano che sono escluse dal provvedimento alcune strade di accesso e uscita da Firenze, come il viadotto dell'Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese, via Pratese. Inoltre sono esclusi dai divieti di transito, i veicoli delle forze dell'ordine, della protezione civile, degli invalidi, dei medici, delle aziende che effettuano riparazioni urgenti sui servizi essenziali, i veicoli a metano, gpl o bifuel, le vetture con almeno 3 persone a bordo che viaggiano verso la stessa destinazione.
Se le rilevazioni dell'Arpat segnaleranno un miglioramento dei livelli di inquinamento, l'ordinanza sarà revocata ma i cittadini si dovranno abituare a questo tipo di limitazioni prima che gli interventi strutturali previsti rendano più respirabile l'area della città.