[19/03/2010] News

Primo centro di formazione per l’eolico off-shore in Gran Bretagna

LIVORNO. Ieri il New and Renewable Energy Centre (Narec) della Gran Bretagna ha inaugurato il suo primo centro di formazione per la realizzazione e la gestione dell'eolico off-shore. Alla cerimonia di apertura ha partecipato il ministro dell'Energia David Kidney, che ha elogiato la velocità con cui e stata realizzata la "training tower " eolica ed ha promesso altri 4,8 milioni di sterline di  finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo di progetti eolici off-shore. «Se vogliamo costruire centrali eoliche più grandi, in acque più profonde, più lontano dalla riva, dobbiamo lavorare con l'industria per trovare e sviluppare nuove tecnologie di vitale importanza - ha detto Kidney - Il finanziamento ho annunciando aiuterà le aziende a ridurre i costi e a condividere le risorse, il che andrà a beneficio di tutta l'industria del Regno Unito».

Ulteriori 30 milioni di sterline verranno assegnati al progetto del Carbon Trust's Offshore Wind Accelerator programme che è stato avviato nel 2009 dal governo di Londra e da un consorzio di industrie energetiche che comprende Dong Energy, Rwe, Scottish Power, Scottish and Southern Energy e Statoil. Un'iniziativa destinata a fornire finanziamenti per i progetti che aiutano a ridurre il costo dell'energia eolica offshore e che lo scorso anno ha lanciato un bando di progettazione per i progetti che puntano a ridurre i costi delle tecnologie delle fondamenta delle pale eoliche.  Secondo quanto scrive Business Green «Un bando simile è in preparazione per progetti che possono ridurre i costi di accesso e di manutenzione delle turbine offshore, e dovrebbe essere annunciato in estate».

Il chief executive di Carbon Trust,  Tom Delay, ha detto: «Abbiamo visto molte idee  promettenti e soluzioni innovative per le sfide tecnologiche che l'industria eolica off-shore ha di fronte e questo finanziamento aggiuntivo aiuterà ad aumentare le nostre attività che permettono di continuare a ridurre i costi di questa tecnologia chiave».

L'annuncio dei finanziamenti per l'eolico off-shore arriva dopo una serie di iniziative del governo laburista britannico per rafforzare la sua low carbon strategy, come le sovvenzioni e I prestiti per i  nuovi progetti di auto "verdi" di Nissan e Ford, ma anche  I 6 milioni di sterline per un discusso progetto pilota di carbon capture and storage (Ccs) e gli 80 milioni di sterline per l'ancora più discutibile finanziamento della produzione di componenti per l'industria dell'energia nucleare.

Solo pochi giorni fa il governo britannico aveva annunciato  la concessione di finanziamenti all'E.ON e alla ScottishPower per il primo progetto Ccs del Regno Unito, ora arrivano altri  6,3 milioni di sterline da spendere entro il entro il 2030 per la Ccs  Industrial Strategy  che, secondo le industrie energetiche, dovrebbe realizzare 100.000 nuovi posti di lavoro.

Secondo il ministro per l'energia e il cambiamento climatico, Ed Miliband, «Il Ccs presenta una grande opportunità di crescita industriale per il Regno Unito. In questo settore abbiamo quell'organico forte, insediato e qualificato che è necessario per ottenere un Ccs sviluppato su vasta scala. Ed abbiamo alcuni dei migliori potenziali siti di tutta Europa per lo stoccaggio della CO2 sotto il Mare del Nord».
Miliband ha annunciato anche che l'avvio della nuova strategia verrà sostenuto dal nuovo ufficio d governativo per il Ccs del Department of Energy and Climate Change che gestirà l'approccio a questa discussa tecnologia. Inoltre il governo ha concesso allo Yorkshire ed all'Humber  lo status di "Low Carbon Economic Area" (Lcea) ed ha stanziato un finanziamento di 6,3 milioni di sterline per la  Scottish and Southern Energy's (Sse)  e 21 milioni di sterline per il suo piano "5MW carbon capture pilot project" di Ferrybridge, nello Yorkshire. La scelta dello Yorkshire e dell'Humberside come Lcea, oltre che alla presenza del progetto progetto della Sse a Ferrybridge, deriva dal fatto che li opera anche la Powerfuel e National Grid che si è assicurata un finanziamento da 165 milioni di sterline dell'Ue per installare tecnologie Ccs in un impianto di gassificazione del carbone da 900 MW ad Hatfield, nel Doncaster. Il progetto è sostenuto da una rete di condutture per il trasporto della CO2 che dovrebbero stoccare il gas nelle formazioni geologiche sotto il Mare del nord, che potrebbe rappresentare la base per un regional network per il trasporto delle emissioni di carbonio catturate negli impianti industriali di tutto lo Yorkshire.

Secondo la Regional development agency Yorkshire Forward la realizzazione di questo "carbon transport network" potrebbe significare 55.000 posti di lavoro e 2 miliardi di sterline di investimenti per l'area e ridurre le emissioni di CO2 di circa 60 milioni di tonnellate all'anno.

E' naturalmente molto soddisfatto Jeff Chapman, il presidente della Carbon Capture and Storage Association, che ha detto che gli annunci del governo sono «Un passo positivo verso l'implementazione delle tecnologie Ccs nel Regno Unito. Per raggiungere i nostri obiettivi sul  cambiamento climatico, Il Ccs deve essere implementato nella produzione di carbone e gas ed è l'unica opzione per de carbonizzare le industrie dell'acciaio e del cemento. Questa strategia delinea una strategia per realizzare una road map per lo  sviluppo delle tecnologie Ccs e per la loro applicazione. Ora dobbiamo cogliere l'opportunità di questo cambio di passo  nello viluppo del Ccs nel Regno Unito per garantire che non si perda l'opportunità di diventare il leader mondiale del Ccs».

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