[19/03/2010] News

McCain l’aviatore e il rumore nel Grand Canyon National Park

LIVORNO. Secondo il Sierra Club, l'ex candidato repubblicano alla presidenza Usa, il senatore dell'Arizona John McCain, sta brigando per «distruggere definitivamente anni di progressi per il ripristino della quiete naturale del Grand Canyon National Park». McCain sta tentando di inserire una modifica ad una legge in discussione al Senatio statunitense che vanificherebbe tutti gli sforzi  in corso e i progressi già fatti per risolvere il problema del rumore delle attività legate al turismo (soprattutto i voli aerei e in elicottero) nel Grand Canyon. La legislazione in atto prevede un controllo preventivo da parte del National Park Service per tentare di migliorare la protezioni della quiete naturale nel primo parco nazionale degli Stati Uniti.

Secondo la direttrice del Sierra Club Grand Canyon Chapter, Sandy Bahr, «Quello del pilota McCain è un palese regalo al settore dell'industria dei tour aerei e un attacco diretto al Grand Canyon National Park. Questo impedirebbe al National Park Service di gestire una parte fondamentale dell'esperienza dei visitatori nel simbolo dei nostri parchi nazionali: la tranquillità naturale di questo tesoro di livello mondiale, uno dei luoghi più tranquilli sulla terra».

Il Grand Canyon, con i suoi vasti panorami desertici, è uno dei parchi nazionali statunitensi più tranquilli, ma l'aumento dei voli turistici a bassa quota sta compromettendo la sua quiete naturale e disturbando non poco la stragrande maggioranza dei visitatori che arrivano nel parco nazionale soprattutto per contemplare il paesaggio e riflettere sulla vastità e bellezza della natura.

McCain, che è un appassionato pilota di aerei ed è stato anche un pilota di caccia militari nella guerra del  Vietnam, propone che  "il sostanziale ripristino della quiete naturale" richiesto per il Grand Canyon dal National Parks Overflight Act del 1987, riguardi il  50% del territorio del parco per il 75% del tempo. Secondo gli ambientalisti questa definizione indebolisce l'azione del  National Park Service che stava cercando di migliorare sua analisi ambientale che avrebbe dovuto presentare alla fine di quest'anno.

La Bahr sottolinea che «Con questi livelli di riduzione del rumore significa che la metà del Grand Canyon può diventare una "noise sacrifice zone", mentre la parte "protetta" sarebbe ancora nelle mani del rumore degli aerei che potrebbero passare addirittura ogni 4 minuti. Possiamo e dobbiamo fare di meglio nel Grand Canyon».

Il National Park Service e la Federal Aviation Administration stanno cercando di realizzare insieme un processo di pianificazione comune, ma la proposta del senatore-aviatore McCain rischia di far saltare tutti gli  sforzi per proteggere il Grand Canyon National Park. La valutazione d'impatto ambientale sul traffico aereo è prevista entro la fine dell'anno, ma se passa in Senato i la proposta di McCain il potere pubblico non avrebbe più voce in capitolo e in futuro non potrebbe apportare nessuna modifica.

«Se tutto questo diventerà legge, allora l'unica cosa che potranno fare i visitatori e il National Park Service nel  Grand Canyon  sarà quella di ascoltare il rumore dei tour aerei commerciali  - dice Rob Smith, senior field organizing manager del Sierra Club a Phoenix - Il presidente Teddy Roosevelt ha invitato gli americani a proteggere il Grand Canyon, ma oggi  le sue parole non vengono ascoltate, sono sovrastate dal rumore».

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