[23/03/2010] News

Dossier Legambiente, 15 i centri 100% rinnovabili per energia e calore

GROSSETO. Legambiente ha presentato oggi il rapporto comuni rinnovabili 2010 e ha premiato le migliori realtà che si sono distinte in questo settore. Dal rapporto emerge che sono ormai 6.993 (l'86% ) i comuni che hanno installato almeno un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili nel 2010: erano 5.580 lo scorso anno, 3.190 nel 2008. Una crescita del 13% che ha permesso ormai a centinaia di territori di produrre più energia elettrica di quanta ne consumino, di creare  nuovi posti di lavoro, nuovi servizi e nuove prospettive di ricerca applicata oltre, naturalmente, ad aver ottenuto un maggiore benessere e qualità della vita per i cittadini.

Per l'energia solare sono 51 i comuni che hanno già raggiunto l'obiettivo fissato dall'Unione Europea di 264 mq/1.000 abitanti, 15 in più rispetto allo scorso anno. In testa per le istallazioni di solare fotovoltaico è il piccolo Comune di Craco (Mt), mentre per il solare termico è il Comune di Fiè allo Sciliar (Bz), con una media di 1.152 mq/1.000 abitanti che riesce a soddisfare larga parte dei fabbisogni di acqua calda sanitaria e riscaldamento delle famiglie.

I comuni che hanno puntato sull'energia eolica sono 297 raggiungendo una potenza installata pari a 5.148 MW, (1.287 MW in più rispetto al 2009), che soddisfa il fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni 100 mila famiglie. E sono tra questi ben 192 i municipi che possono considerarsi autonomi dal punto di vista elettrico, poiché producono più energia di quanta ne viene consumata.

Per quanto riguarda il miniidroelettrico il rapporto prende in considerazione gli impianti fino a 3 MW scelti da 799 comuni sul loro territorio,   con una potenza totale installata di 715 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 2.860  GWh, pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1 milione e 100 mila famiglie.

I comuni che possono sfruttare la geotermia sono 181, per una potenza installata pari a 880 MW elettrici e 38,8 termici. La presenza di questi impianti produce  ogni anno circa 6.600 GWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di più di 2milioni 640mila famiglie.

La potenza installata nei 788 comuni che hanno optato per le biomasse ha raggiunto 1.023 MW elettrici e 985 termici: di questi 421,1 MWe e 35,6 MWt derivano da impianti a biogas, mentre sono 286 i comuni in cui gli impianti utilizzano biomasse derivanti da scarti di origine organica animale o vegetale, riuscendo a soddisfare larga parte del fabbisogno di riscaldamento e acqua calda sanitaria..

Un altro dato importante che emerge dal rapporto è la forte crescita degli impianti collegati a reti di teleriscaldamento arrivati a 355, che permettono alle famiglie un significativo risparmio in bolletta grazie alla maggiore efficienza degli impianti.

Legambiente, come ogni anno ha voluto premiare i comuni che hanno presentato i migliori risultati nell'ambito delle rinnovabili, in particolare i 15 che grazie a queste fonti sono riusciti a soddisfare il 100% dei propri fabbisogni elettrici e termici, grazie ad un mix  di impianti e di sorgenti.

Quest'anno l'indagine sulle rinnovabili si è estesa anche alle province, e ad essere premiata è stata la provincia di Grosseto per i risultati conseguiti in questi anni e per l'impegno mostrato nello sviluppo delle fonti  rinnovabili. La provincia maremmana, 100% rinnovabile per la parte elettrica, si poteva accontentare del contributo dei "vecchi" impianti geotermici (180 MW) presenti sul proprio territorio e invece si è dimostrata una delle realtà più interessanti a livello nazionale per gli investimenti nelle nuove tecnologie: con un impianto eolico da 20 MW nel Comune di Scansano e 70 kW di mini eolico a Grosseto; con impianti a biomassa, che producono circa 117 mila MWh/ anno di energia elettrica; con piccoli impianti idroelettrici come quelli presenti nei Comuni di Grosseto e Castell'Azzara; con una diffusione del fotovoltaico tale da essere presente in 27 dei 28 comuni della provincia.

E il Presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, intervenuto alla cerimonia di premiazione svoltasi presso l'Auditorium GSE a Roma ha espresso «grandissima soddisfazione per un riconoscimento che premia il lavoro che l'Amministrazione sta facendo per valorizzare al massimo la produzione di fonti rinnovabili sul nostro territorio e che già oggi ci permettono di arrivare a una media di produzione di 1,1 KW di energia rinnovabile per ogni cittadino».

«Nel primo anno di attività - ha continuato Marras - abbiamo concentrato gli sforzi sull'adeguamento del Piano territoriale di coordinamento (Ptc) per favorire lo sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili. In virtù di un "protocollo per le energie rinnovabili" il Ptc recepirà velocemente la localizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, eolici e di centrali a biomasse, accelerandone i tempi di realizzazione».

«Il nostro impegno - ha concluso Marras - è quello di premiare i progetti che utilizzano fonti rinnovabili per produrre energia verde in armonia con il territorio, ma anche collegati ad attività produttive vere e proprie o che abbiano una valenza sociale per le ricadute sul territorio. Non siamo infatti interessati ad assecondare la rendita fondiaria che punta solo a capitalizzare gl'incentivi statali in una semplice logica finanziaria. Il rischio che correremmo, ad esempio con gli impianti fotovoltaici, sarebbe quello di veder stravolgere il nostro paesaggio rurale da enormi distese di pannelli solari installati solo per vedersi riconoscere il sovrapprezzo sull'energia prodotta»

L'amministrazione Marras ha, inoltre, previsto la semplificazione dei processi di autorizzazione per le imprese agricole in merito alla realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dossier completo su: http://www.legambiente.it

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