[26/03/2010] News toscana
FIRENZE. Lavoria, frazione del comune di Crespina (provincia di Pisa), ospita pochi abitanti ma, vista la vicinanza ad alcune vie di comunicazione di una certa importanza (FI- PI-LI), il piccolo territorio è sede di molto capannoni industriali e commerciali sparsi tra le aree agricole. Qualche tempo fa Lavoria è venuta alla ribalta delle cronache per il progetto di un outlet di 20 mila m2, poi fermato dalla Regione Toscana a causa di un altro progetto dello stessa destinazione d'uso proposto a Livorno, la cui realizzazione in concomitanza avrebbe fatto sforare il limite (appunto di 20 mila m2) previsto per la fascia costiera per nuovi insediamenti della grande distribuzione.
Tutto si è fermato perché entrambi i proponenti non hanno voluto "scendere" ad una metratura inferiore e ora sperano nella nuova Giunta regionale per tornare alla carica. Non siamo certo nel parco dello Stelvio, ma aggiungere altro costruito in un'area già "impattata" che non avrebbe bisogno di un solo metro quadro di ulteriore consumo di suolo, andrebbe contro qualsiasi principio di sostenibilità. Quindi è auspicabile un ripensamento in toto della nuova giunta (almeno il candidato Rossi ha dichiarato che forse negli ultimi anni si è un po' esagerato con il mattone ndr), o almeno che si mantengano complessivamente i limiti previsti senza nessuna deroga.
Tra l'altro ora questa piccola frazione può diventare emblematica per la tutela della biodiversità: pochi giorni fa un esemplare raro di Ibis eremita l'ha scelta come metà per una visita fuori programma. Con estremo stupore i volontari del Wwf, dopo una segnalazione, hanno visto l'Ibis, uccello nero con becco dalle grandi dimensioni, aggirarsi all'interno di una esposizione di camper e caravan proprio a Lavoria. «L'Ibis Eremita- spiegano dal Wwf- è una specie in gravissimo pericolo di estinzione, basti pensare che ne sono rimaste solo poche centinaia in tutto il mondo, emigra in primavera dalla Baviera verso le regioni del sud del Mediterraneo. La specie e molto indebolita a causa del basso numero di individui rimasti e quindi il Wwf internazionale e l'associazione austriaca Waldrappenteam sono impegnati in un programma scientifico di migrazione assistita».
Dopo alcune ricerche all'Ibis di Lavoria sono state attribuite le generalità: grazie ai numeri degli anelli di identificazione è stato riconosciuto per "Sara", una giovane di due anni, che fa parte del programma di migrazione assistita (i giovani ibis vengono letteralmente "guidati" da un aereo ultraleggero del Wwf lungo la rotta). «In questa settimana gli ibis, e la loro "mamma a motore" sono fermi all'Oasi del Wwf di Orbetello e Sara aveva pensato bene di farsi un giro fino a Pisa senza saper poi tornare dalla propria "mamma". Dopo le visite Sara è stata riaccompagnata ad Orbetello e nei prossimi giorni insieme agli altri dieci Ibis ripartirà verso la Germania» hanno concluso dal Wwf.