[31/07/2009] News toscana
PRATO. L'opposizione di centrodestra in consiglio provinciale non si "fida" del Consorzio di bonifica Ombrone e chiede come mai si è deciso il passaggio di consegne al Consorzio, nella fase attuativa dei lavori per la cassa di espansione al Ponte a Tigliano, nonostante nel programma firmato nel 2004 si individuasse nella provincia di Prato l'attuatore degli interventi.
La risposta è arrivata dall'assessore provinciale all'Ambiente e Difesa del suolo, Stefano Arrighini «L'affidamento dei lavori sul torrente Ombrone, in località Castelletti e la costruzione della cassa di espansione al Ponte a Tigliano, al Consorzio Ombrone è la soluzione che consente una più rapida ed efficace conclusione delle opere».
«La provincia ha già concluso la progettazione definitiva dei lavori- ha continuato Arrighini- compresa la complessa procedura della cessione di numerose aree private su entrambe le sponde del torrente e la decisione è stata presa di comune accordo con l'Autorità di bacino del fiume Arno».
Poi l'assessore ha spiegato: «L'amministrazione provinciale si trova direttamente impegnata a far fronte ad altre emergenze sul rischio idraulico, fra queste la manutenzione straordinaria, per la quale ha stanziato 770 mila euro di fondi propri, per il ripristino prima dell'inverno degli argini dissestati delle copiose piogge dei mesi di aprile/maggio scorso» ha concluso Arrighini. Non completamente convinta dalla risposta Cristina Attucci (Pdl), una delle firmatarie dell'interrogazione, ha ribadito: «auspichiamo un controllo puntuale dell'inizio dei lavori, e della sua conclusione, augurandosi che la riorganizzazione dell'ente Consorzio ombrone, di cui si parla da tempo, non comporti ritardi nella loro realizzazione».