[01/04/2010] News

Le nuove regole per l'utilizzo del logo europeo di produzione biologica

LIVORNO. E' in arrivo il logo europeo di produzione biologica ossia quello selezionato fra le migliore proposte degli studenti partecipanti al concorso indetto dalla Commissione europea. Ora l'Ue introduce nuove regole per consentire un adeguamento più efficace all'evoluzione del settore e una migliore individuazione, da parte del consumatore, dei prodotti biologici.

Con regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea la Commissione europea modifica il precedente regolamento sulla modalità di applicazione del regolamento del 2007 relativo alla produzione biologica, all' etichettatura e ai controlli.

Dunque un nuovo logo e nuove norme particolareggiate attinenti al formato e all'attribuzione dei codici dell'autorità o dell'organismo di controllo (collocati immediatamente sotto il logo comunitario) a partire dal primo luglio 2010 (data di applicazione del nuovo regolamento). Il nuovo logo - di cui abbiamo già pèarlato - è il risultato di un concorso indetto dalla Commissione Ue fra studenti di arte e di disegno degli Stati membri. Una giuria indipendente ha quindi proceduto alla selezione e alla classificazione delle dieci migliori proposte pervenute. E un riesame dal punto di vista della proprietà intellettuale ha consentito di individuare i tre migliori disegni, i quali sono stati successivamente sottoposti a una consultazione aperta su Internet dal 7 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010. Il logo proposto, prescelto da una maggioranza di visitatori del sito web durante il suddetto periodo, è adottato come nuovo logo di produzione biologica dell'Unione europea.

Proprio in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il riferimento adesso è al «logo di produzione biologica dell'Unione europea» anziché al «logo comunitario di produzione biologica». Affinché il logo possa essere adoperato non appena sia stato reso obbligatorio è stato registrato come marchio collettivo di agricoltura biologica nell'Ufficio di proprietà intellettuale del Benelux. Tanto che adesso è in vigore, utilizzabile e tutelato. E sarà registrato anche nei registri comunitari e internazionali dell'UE.

Il cambiamento del logo di produzione biologica dell'Unione europea a decorrere dal 1° luglio 2010 non dovrebbe causare alcun problema sul mercato e, in particolare, si dovrebbe consentire che i prodotti biologici già immessi in commercio possano essere venduti senza le indicazioni obbligatorie Dal primo luglio comunque, sarà obbligatorio per tutti i prodotti biologici preconfezionati originari dei 27 Stati membri. E contribuirà a rassicurare i consumatori europei, garantendo loro che i prodotti che acquistano sono di origine biologica e di un livello qualitativo standardizzato nell'intera Unione europea E' il regolamento 2007  che stabilisce che il logo comunitario debba essere una delle indicazioni obbligatorie da riportare sulla confezione dei prodotti che includono termini i quali si riferiscono al metodo di produzione biologico. Ed è lo stesso regolamento che stabilisce anche quando l'uso del logo debba essere facoltativo per i prodotti importati da paesi terzi.

Il rendere obbligatorio il logo Ue per tutti i prodotti alimentari biologici in imballaggio preconfezionato ottenuti nella Comunità significa propri dare chiarezza ai consumatori in tutto il mercato comunitario. Anche perché  l'utilizzazione del logo UE è limitato ai prodotti che contengono unicamente, o quasi unicamente, ingredienti biologici, in modo da non trarre in inganno i consumatori sulla natura biologica dell'intero prodotto. Quindi l'Ue non ne consente l'utilizzazione nell'etichettatura di prodotti in conversione o di alimenti trasformati in cui meno del 95 % degli ingredienti di origine agricola siano biologici.

 

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