[02/04/2010] News toscana
FIRENZE. Ad Arezzo parte un nuovo servizio sperimentale per la raccolta di oli usati da cucina. Gli obiettivi e le motivazione del progetto realizzato dall'amministrazione comunale e da Aisa sono state fornite dall'assessore all'ambiente Roberto Banchetti. «Una famiglia media aretina produce ogni anno 30-40 litri di olio esausto da cucina e per una media attività di ristorazione i quantitativi sono invece nell'ordine dei 400-500 litri annui. L'olio di friggitoria e di cucina non è un rifiuto facilmente visibile ma ha un alto valore inquinante sia che venga disperso nel terreno che gettato negli scarichi di cucina e poi nel circuito di depurazione delle acque. Nel piano delle opere pubbliche 2010 sono già previsti due centri di raccolta nelle zone Mulinaccio e Tramarino che consentiranno di conferire in rifiuti in modo organico e completo ed in attesa di queste isole ecologiche stiamo cercando di realizzare concretamente iniziative e servizi di grande valenza ambientale come questo per la raccolta degli oli da cucina».
Attualmente i tre punti dove i cittadini possono conferire l'olio sono: il Mercatale il primo sabato del mese sotto i Portici, in piazzetta sopra i Ponti, dalle 9 alle 17; il mercato di via Giotto tutti i sabati, da sabato 10 aprile, dalle 9 alle 12; il residence Corniole in viale Michelangelo 142, dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 19. Aisa, l'altro partner del progetto, a sua volta ha predisposto per questo servizio una convenzione con l'azienda Romana Maceri, in collaborazione con Legambiente e con l'associazione "Arezzo Ricicla", impegnata per la raccolta e il recupero di rifiuti particolari durante manifestazioni e fiere locali come il Mercatale.
«Abbiamo individuato in Romana Maceri il partner più idoneo per approntare questo circuito sperimentale - ha dichiarato Lorenzo Martellini di Aisa - e contiamo sulla collaborazione di Legambiente e Arezzo Ricicla che presidieranno i punti di raccolta per fornire ai cittadini tutte le informazioni e le indicazioni necessarie». La destinazione finale dell'olio esausto raccolto la indica il presidente dell'azienda Romana Maceri, Francesco Barbagli: «dal 2004 abbiamo ipotizzato un progetto, diventato oggi operativo, con il quale forniamo olio nuovo ai ristoranti e friggitorie da cui ritiriamo l'olio usato che poi rendiamo idoneo alla produzione di energia elettrica. Le forniture di olio di semi di girasole derivano spesso da coltivazioni attive nel territorio aretino».