[02/04/2010] News

Bonelli e Ferrero scrivono a Di Pietro: sui referendum necessario realizzare il piĆ¹ ampio coinvolgimento politico e sociale

FIRENZE. E' poco comprensibile l'alzata di ingegno del partito Di Pietro che con ostinazione vuole andare da solo alla battaglia referendaria su acqua, nucleare (e legittimo impedimento). Da una parte un partito che ha raccolto consensi e che a livello nazionale è poco sotto il 10%, non ha bisogno di singola visibilità fuori da un contesto programmatico di schieramento. Dall'altra l'Italia dei Valori è un partito di opinione che per ora non è fortemente radicato nei territori cosa invece necessaria per campagne referendarie di questo tipo.

Un tentativo per far tornare su i suoi passi Di Pietro è stato compiuto dal presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli e dal portavoce della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero che hanno scritto al leader di Montenero di Bisaccia. «Caro Di Pietro apprendiamo che alla fine della prossima settimana, presenterai in Cassazione i quesiti referendari sull'acqua, sul nucleare e probabilmente sul legittimo impedimento. Come ben saprai, i nostri partiti condividono da tempo la scelta di avviare una campagna referendaria nel nostro paese sui temi sopracitati, ma vogliamo con questa lettera, esprimere la nostra forte preoccupazione che una decisione unilaterale di avviare in maniera solitaria queste battaglie rischierebbe di infrangersi sul quorum. Noi riteniamo invece necessario avviare una stagione referendaria realizzando il più ampio coinvolgimento politico e sociale che includa tutte le realtà politiche, sindacali, associative e di movimento al fine di raggiungere l'obiettivo del quorum».

«Non ti sfuggirà- proseguono Bonelli e Ferrero- che ove il quorum non fosse raggiunto, segnerebbe la fine di una speranza: quella di impedire la privatizzazione dell'acqua e il ritorno al nucleare regalando la vittoria a quei poteri che condizionano il nostro paese. Ti chiediamo pertanto di soprassedere nella scelta di presentare in maniera autonoma i quesiti referendari e di incontrarci al più presto con tutte le realtà al fine di realizzare insieme una più ampia alleanza in grado di costruire un paese più giusto».

Forte preoccupazione è stata espressa anche dal Forum italiano dei Movimenti per l'acqua e da tutte le realtà variegate che dal 24 aprile raccoglieranno le firme sui tre quesiti per l'acqua pubblica, sia per la scelta individualista dell'Italia dei Valori, ma anche per l'aggregazione di più temi da proporre all'attenzione dei cittadini, con il forte rischio di ingenerare confusione.

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