[06/04/2010] News

Francia dopo la tempesta Xynthia: saranno abbattute 1.500 case nella "zona rossa"

LIVORNO. Il governo francese abbatterà tra 1.300 e 1.500 case definite "inhabitables" che sono state costruite nelle zone del più colpite il 27 e 28 febbraio dalla tempesta Xynthia, la più violenta dal 1999 e che ha causato danni per almeno 1,3 miliardi di euro, colpito almeno 4.000 case e che è costata la vita a 53 persone.

Secondo il "Journal du Dimanche" , si tratta di «Un piano di ampiezza eccezionale. Tra le 1.300 e più verosimilmente 1. 500 case saranno dichiarate inabitabili e destinate alla distruzione dopo il passaggio della temepsta Xynthia. I sindaci dei comuni interessati dovrebbero essere ufficialmente informati mercoledi. I servizi delle prefetture e dell'Equipement delle regioni sinistrate stanno definendo ancora sulle carte le "zone rosse", quei territori dove nessuna abitazione potrà più essere costruita. In Charente-Maritime, I due terzi dei beni condannati sarebbero prime case, il che rende la situazione ancora più delicata».

Il sottosegretario alla casa, Benoist Apparu, aveva detto il primo aprile che pensava di informare entro 8 giorni gli eletti locali dei comuni devastati da Xynthia sulle zone che saranno dichiarate in costruibili.

Una cosa che nel nostro Paese, dove si mettono in "sicurezza" le aree urbanizzate continuamente allagate e si continua a costruire nelle aree a rischio, sarebbe pura fantascienza e che farebbe scendere in piazza (come successo ad Ischia) a protestare torme di manifestanti capeggiati dai sindaci in fascia tricolore e dai politici di tutti gli schieramenti.

Invece nella Francia del centro-destra di Sarkozy è previsto (per case perfettamente "regolari" e non abusive o "sanate" come gran parte di quelle italiane) un indennizzo medio di 150.000 euro per abitazione con un fondo di oltre 200 milioni di euro per il totale del progetto.

Il presidente del Conseil général della Charente-Maritime, Dominique Bussereau, ha proposto un aumento eccezionale delle tasse del 6% per il 2010 per far fronte ai costi della tempesta Xynthia e il Conseil général dovrebbe votarlo il 16 aprile.

«Avremo delle spese considerevoli a causa della catastrofe del 28 febbraio - ha spiegato Jean-Louis Frot, presidente della commissione finanze dell'assemblea dipartimentale - E' indispensabile che possiamo assumerci queste spese legate alle dighe, alle strade, agli edifici ed a diverse gestioni».

Si tratta di 8 milioni di euro in più sul bilancio 2010 e Frot sottolinea che se l'aumento verrà approvato si andrà ad aggiungere al rialzo delle tasse del 5,5% già scritto nel bilancio 2010 approvato prima di Xynthia. Il resto dei fondi necessari alla riparazione dei danni della tempesta verrà dallo Stato e dal raddoppio dei prestiti al dipartimento.

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