[08/04/2010] News
LIVORNO. Un comunicato del ministero dell'ambiente rende noto che «Nell'ambito del vertice italo francese che si terrà a Parigi, venerdì 9 aprile, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo firmerà insieme al suo collega francese Jean Louis Borloo due importanti protocolli d'intesa».
Il primo riguarda lo scambio di informazioni regolari tra Francia ed Italia sulla sicurezza nucleare e la collaborazione tra Ispra ed Asn le due agenzie nazionali per la sicurezza nucleare e la scelta dei siti, costruzione e gestione delle centrali, dismissione di impianti nucleari, ciclo del combustibile, scorie radioattive, protezione radiologica nei settori industriale, della ricerca e della salute.
Tutte cose sulle quali i francesi hanno da insegnarci molto, soprattutto su come evitare di essere sommersi dai problemi (esattamente quelli messi in fila dal comunicato del nostro ministero) che stanno mettendo in croce in questi ultimi mesi e giorni l'industria nucleare francese, a quanto pare incapace di risolverli.
Sarà per questo che per ora di questo accordo e della visita degli italiani non c'è traccia sul sito del ministère de l'Ecologie, de l'Energie, du Développement Durable, et de la Mer?
Comunque il nostro ministero ci informa anche che «Con il secondo protocollo il governo italiano e quello francese avviano l'iter per l'istituzione del parco marino transfrontaliero delle Bocche di Bonifacio. I due paesi s'impegnano a sostenere la costituzione, tra il Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena e la riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio, di un Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale e di presentare la candidatura all'Unesco per l'inserimento del parco transfrontaliero di nuova istituzione nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità».
In realtà del Parco delle Bocche di Bonifacio non solo si parla da anni dopo le pressanti richieste per la sua istituzione da parte di associazioni ambientaliste italiane e francesi che vogliono anche impedire il passaggio di petroliere e navi con carichi pericolosi all'interno dello stretto, ma il protocollo d'intesa che firmeranno la Prestigiacomo e Borloo è l'ennesimo (e speriamo l'ultimo) di una lunga serie di documenti che ha visto anche l'istituzione sulla carta del Santuario dei mammiferi marini Pelagos che ha proprio in quell'area i suoi confini meridionali.
Il Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio i francesi il parco lo hanno addirittura già cartografato da diversi anni (immagine allegata) come estensione della loro Réserve Naturelle des Bouches de Bonifacio che la unisce all'area marina protetta del parco nazionale della Maddalena in Sardegna. Il Parco internazionale delle Bocche di Bonifacio unirebbe quindi due aree protette già esistenti compatibili per vincoli e regolamento.
Le regole della zona "C" della Réserve Naturelle corsa sono simili a quelle che si trovano nella zona "C" della Maddalena e in tutte le Amp italiane, ad esclusione della pesca subacquee (che è però vietata in diverse zone anche in Corsica) che in Francia però viene esercitata con una licenza ad hoc e nelle zone delle Amp dove è consentita con rigidissimi limiti di pesca (8 esemplari) e di taglia.
Qualche problema potrebbe sorgere per la gestione, visto che la riserva francese è direttamente gestita dall'office de l'environnement de la Corse, mentre quella italiana da un Ente Parco autonomo e con rappresentanze locali. Probabilmente l'istituzione del Parco internazionale lascerà autonomia ai due Enti gestori e collegherà le due aree marine in Corsica e Sardegna con una vasta area di mare attualmente non ancora protetta con più precise norme sulla navigazione, i tipi di pesca ritenuti dannosi come lo strascico e la tutela delle specie animali.