
[03/08/2009] News toscana
FIRENZE. Dal primo di agosto, con l'apertura della caccia ‘di selezione' agli ungulati (capriolo, daino, cervo e muflone), attuata in modo differenziato nelle province, per il Wwf Toscana siamo a potenziale rischio sicurezza dato che l'attività venatoria agli ungulati viene effettuata con armi di eccezionale potenza e gittata, di grosso calibro e a proiettile unico (le carabine in uso hanno una gittata che arriva fino a 2000 metri). «E' evidente che una tale attività, al di là degli effetti sulla fauna selvatica (sia sulle specie oggetto di prelievo che sulle altre, per la possibilità di abbattimento anche di specie non consentite), comporta anche gravi rischi per la sicurezza delle persone, cacciatori e non cacciatori- ha dichiarato Guido Scoccianti responsabile settore Caccia Wwf Toscana- Noi da tempo chiediamo una serie di provvedimenti che avrebbero insieme un benefico effetto sulla tutela della fauna e sulla sicurezza dei cittadini, cacciatori compresi». L'associazione ambientalista parla con dati alla mano: nella stagione scorsa in Toscana ci sono stati almeno 4 morti da incidenti di caccia e un numero di feriti estremamente alto e difficilmente precisabile: «Si tratta di incidenti che anno dopo anno si ripetono e a cui si deve dire basta. Perché ci sia maggiore sicurezza per tutti i cittadini ci vogliono provvedimenti forti da parte delle Istituzioni, ma nulla si muove» ha concluso Scoccianti. Tra le numerose proposte del Wwf per ridurre i margini di rischio incidente, segnaliamo: divieto di cacciare prima dell'alba (oggi invece è consentito sparare un'ora prima dell'alba); divieto di cacciare dopo il tramonto (attualmente la caccia agli ungulati è permessa fino ad un'ora dopo il tramonto); limitazione a 3 giornate settimanali fisse di caccia per tutti, in modo da dare maggiori periodi di riposo alla fauna, ma anche concentrare le attività dei cacciatori e favorire cosi i controlli; attivazione da parte delle province di specifiche e obbligatorie attività di sensibilizzazione e di formazione dei cacciatori; chiusura delle caccia in periodo estivo; esclusione dalla caccia delle aree maggiormente interessate dalle attività turistiche e agrituristiche; presenza obbligatoria di forze di vigilanza nelle battute al cinghiale; maggiore informazione ai cittadini (compresa segnalazione sul campo) su dove e quando vengono attuate le attività di caccia in genere e soprattutto le forme più pericolose (cinghiale e ungulati); maggiori controlli sull'idoneità fisica di chi chiede di ottenere la licenza di caccia.
Il Wwf ribadendo che occorre maggiore impegno per risolvere questa criticità, si rivolge indirettamente alle istituzioni ponendo due domande: «Quanti morti e ferimenti dovranno ancora verificarsi, prima che le nostre amministrazioni decidano che qualcosa, anzi molte cose nella caccia di oggi debbano cambiare? Si parla tanto di sicurezza, che le istituzioni dicono di porre sempre al primo posto fra le priorità. Per la caccia questo non vale?»
Il calendario venatorio per il mese di agosto in Toscana:
1.- in provincia di Arezzo le specie capriolo, cervo, daino e muflone
2.- in provincia di Firenze capriolo e daino
3.- in provincia di Grosseto capriolo e daino
4.- in provincia di Livorno capriolo e daino
5.- in provincia di Lucca capriolo
6.- in provincia di Massa capriolo
7.- in provincia di Pisa capriolo, daino e muflone
8.- in provincia di Pistoia capriolo e cervo
9.- in provincia di Prato capriolo
10.- in provincia di Siena capriolo, cervo, daino e muflone