[12/04/2010] News
LIVORNO. Il ministero della difesa mette in vendita 76 siti militari, tra cui 12 fari, e ne trasforma 36 in resort: tra questi, come scriviamo in un altro articolo (vedi link a fondo pagina), luoghi di alto valore paesaggistico, posti in aree Parco, protetti dalle direttive Ue.
Legambiente si rivolge direttamente ai sindaci ai sindaci dei comuni compresi nella lista stilata dal ministero della difesa, pubblicata dal Sole 24 ore: «Per pochi spiccioli non fatevi rubare i vostri gioielli, sono patrimonio della comunità e tali devono rimanere. Non fatevi soffiare beni preziosi del vostro territorio per pochi spiccioli».
Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente, spiega: «Tra le 36 aree da trasformare in strutture turistiche e gli altri 76 destinati alla vendita ci sono siti situati in aree di pregio, posti in aree parco a protezione integrale dove, peraltro, la legge impedisce qualsiasi cambio di destinazione d'uso. E' il caso ad esempio del Faro dell'Isolotto di Palmaiola, un'isola posta davanti all'Elba, sottoposta ai vincoli delle direttive europee per il suo pregio naturalistico e, insieme a questa, tante altre località protette dove è impossibile qualsiasi utilizzo degli immobili per fini turistico-ricettivi».
«Il tentativo di allettare i comuni garantendo loro fino al 20% sul profitto ottenuto dalla vendita - conclude Legambiente - è offensivo e mortifica il concetto di bene comune, un valore che non può essere monetizzato. E' per questo che Legambiente chiede ai sindaci di non lasciarsi sottrarre luoghi di straordinario pregio paesaggistico e naturalistico, attratti da una vera e propria mancia, ma di intervenire per mantenere la caratteristica pubblica dei beni in questione».